23 Luglio 2019 - Reykjavik-Reykjanes-Reykjavik : 208 km - km totali : 3220
Post di Claudio
A sud di Reykjavík si estende la penisola di Reykjanes, un’area contraddistinta da zone geotermali, sentieri desolati, villaggi di pescatori battuti dal vento, la magia dei fari e scogliere che scrutano la forza del mare. Ed è’ qui che con Giacomo ci siamo addentrati, non curanti del cielo grigio che ci ha dato il buongiorno... ormai abbiamo capito la regola: mai guardare al meteo di ora, ma pensare a quello che ci aspetta "dopo"....,che inevitabilmente sarà migliore, e così è stato... poco vento, zero pioggia e tratti di sole ci hanno fatto gustare questa giornata! Dopo pochi chilometri una distesa di lava ci ha portato fino al lago Kleifarvatn, dove una bella serie di curve e l’assenza totale di traffico ci ha spinti a dare gas. I primi pennacchi di vapore sono stati l’avvisaglia dell’area geotermale di Krisuvik... qui pozze di acqua e fango bollenti, fumarole che sbuffano in altezza per decine di metri hanno fatto da antipasto per la laguna verde e poi la tanto rinomata Laguna blu di Grindavík. Convinti di poter fare la prima immersione nelle calde acque islandesi ci eravamo portati costume e ciabatte... salvo scoprire che il primo ingresso libero sarebbe stato alle 7 di sera... poco male, visto l’affollamento non mi pare di aver perso nulla di eccitante! Ripresi i cavalli a motore in direzione est, sono apparse all’orizzonte nuove fumarole, questa volta ben più imponenti delle precedenti, che ci hanno obbligati ad una sosta e da qui puntata verso la scogliera (albergo di centinaia di uccelli di varia specie )e il faro di Reykjanesta ( il più vecchio dell’isola tra quelli in esercizio (risale al 1904). Poco distanti le rovine di un faro ben più’ vecchio (1800 o giù di lì) il cui guardiano vista la troppa vicinanza con il bordo della scogliera (10 metri).... stanco di bagnarsi i piedi, decise alla prima occasione di mollare il faro e arretrare in zona più’ salutare! Giacomo ha avuto il tempo di intraprendere con un turista russo una dotta disquisizione riguardo al confronto tra BMW Gs e Africa Twin... illuminando la scelta del giovane!! Uno sguardo all’orologio (qui il tempo davvero si annulla) ci ha fatto rendere conto che lo stomaco giustamente reclamava un rabbocco... per mediare con i 10 euro spesi ieri ci siamo concessi un " pranzetto" al Vitjnn di Sandgerdi reputato il miglior (pare) ristorante di pesce della penisola ... zuppa di granchio e gamberetti , seguita da granchio, cozze e gamberi il tutto annaffiato da vino bianco cileno... con pochi rimorsi abbiamo sfoderato le nostre carte di credito e via veloci verso il faro di Gardur attraverso una vastissima e verde pianura punteggiata di minuscoli villaggi. Da qui rotta su Reykjavík per una interessantissima visita al Perlan. Si tratta di una gigantesca cupola a specchi che si erge su 6 enormi cisterne, ognuna contenente 4 milioni di litri di acqua utilizzata per il riscaldamento delle abitazioni e dei marciapiedi della capitale ( ci sanno fare questi Islandesi con l’acqua!!). All’interno un’interessantissima installazione multimediale descrive in maniera incredibile la storia geologica e la natura iislandese... da starci una mezza giornata!!! Per oggi può bastare, domani rotta verso i fiordi del nord ovest... pare sia la zona più selvaggia dell’isola, e noi uno sguardo intendiamo darcelo! Per cena sono arrivati dall’Italia Giuliano e altre quattro persone tra cui lo sponsor Autohome che fornisce le tende montate sulle 2 auto che stanno viaggiando nel Nord Europa. Staranno con noi due giorni per realizzare un servizio fotografico.Domani si riparte ed inizieremo al esplorare la zona Ovest dell’isola.Lamps
Post di Claudio
A sud di Reykjavík si estende la penisola di Reykjanes, un’area contraddistinta da zone geotermali, sentieri desolati, villaggi di pescatori battuti dal vento, la magia dei fari e scogliere che scrutano la forza del mare. Ed è’ qui che con Giacomo ci siamo addentrati, non curanti del cielo grigio che ci ha dato il buongiorno... ormai abbiamo capito la regola: mai guardare al meteo di ora, ma pensare a quello che ci aspetta "dopo"....,che inevitabilmente sarà migliore, e così è stato... poco vento, zero pioggia e tratti di sole ci hanno fatto gustare questa giornata! Dopo pochi chilometri una distesa di lava ci ha portato fino al lago Kleifarvatn, dove una bella serie di curve e l’assenza totale di traffico ci ha spinti a dare gas. I primi pennacchi di vapore sono stati l’avvisaglia dell’area geotermale di Krisuvik... qui pozze di acqua e fango bollenti, fumarole che sbuffano in altezza per decine di metri hanno fatto da antipasto per la laguna verde e poi la tanto rinomata Laguna blu di Grindavík. Convinti di poter fare la prima immersione nelle calde acque islandesi ci eravamo portati costume e ciabatte... salvo scoprire che il primo ingresso libero sarebbe stato alle 7 di sera... poco male, visto l’affollamento non mi pare di aver perso nulla di eccitante! Ripresi i cavalli a motore in direzione est, sono apparse all’orizzonte nuove fumarole, questa volta ben più imponenti delle precedenti, che ci hanno obbligati ad una sosta e da qui puntata verso la scogliera (albergo di centinaia di uccelli di varia specie )e il faro di Reykjanesta ( il più vecchio dell’isola tra quelli in esercizio (risale al 1904). Poco distanti le rovine di un faro ben più’ vecchio (1800 o giù di lì) il cui guardiano vista la troppa vicinanza con il bordo della scogliera (10 metri).... stanco di bagnarsi i piedi, decise alla prima occasione di mollare il faro e arretrare in zona più’ salutare! Giacomo ha avuto il tempo di intraprendere con un turista russo una dotta disquisizione riguardo al confronto tra BMW Gs e Africa Twin... illuminando la scelta del giovane!! Uno sguardo all’orologio (qui il tempo davvero si annulla) ci ha fatto rendere conto che lo stomaco giustamente reclamava un rabbocco... per mediare con i 10 euro spesi ieri ci siamo concessi un " pranzetto" al Vitjnn di Sandgerdi reputato il miglior (pare) ristorante di pesce della penisola ... zuppa di granchio e gamberetti , seguita da granchio, cozze e gamberi il tutto annaffiato da vino bianco cileno... con pochi rimorsi abbiamo sfoderato le nostre carte di credito e via veloci verso il faro di Gardur attraverso una vastissima e verde pianura punteggiata di minuscoli villaggi. Da qui rotta su Reykjavík per una interessantissima visita al Perlan. Si tratta di una gigantesca cupola a specchi che si erge su 6 enormi cisterne, ognuna contenente 4 milioni di litri di acqua utilizzata per il riscaldamento delle abitazioni e dei marciapiedi della capitale ( ci sanno fare questi Islandesi con l’acqua!!). All’interno un’interessantissima installazione multimediale descrive in maniera incredibile la storia geologica e la natura iislandese... da starci una mezza giornata!!! Per oggi può bastare, domani rotta verso i fiordi del nord ovest... pare sia la zona più selvaggia dell’isola, e noi uno sguardo intendiamo darcelo! Per cena sono arrivati dall’Italia Giuliano e altre quattro persone tra cui lo sponsor Autohome che fornisce le tende montate sulle 2 auto che stanno viaggiando nel Nord Europa. Staranno con noi due giorni per realizzare un servizio fotografico.Domani si riparte ed inizieremo al esplorare la zona Ovest dell’isola.Lamps
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Attorno alla penisola di Reykjanes
Fumarole
Terre colorate
Chiesa sulla penisola di Reykjanes
Laguna blu. Oggi troppo affollata
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Pesca serale nel porto di Reykjavik
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Nidi di pulcinelle suile scogliere
Il monumento ai vikinghi
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Pesca abbondante
A zonzo sulla penisola di Reykjavik
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