mercoledì 28 febbraio 2018

Canada 2018. - Day 6

27 Febbraio 2018 - Nevica , ma nel Jack canyon la polvere non manca.
Il bel tempo è un elemento non fondamentale da queste parti. Anche oggi alle 6 il rumore della pala di Bruno, l’uomo di fatica dello chalet, che spala la neve della notte ci dà il buongiorno e ci fa capire che anche oggi nevica. Si partirà comunque. Colazione alle 7. Tutti i giorni ci viene proposto il porridge, avena con latte. Molto energetico , ma a noi non piace. Alle 8, con puntualità Svizzera , si parte. Renata sta migliorando e non si fa quasi aspettare. Prime defezioni tra gli ospiti a causa di enormi vesciche trascurate. Oggi Daniele riposa, ha qualche linea di febbre. Causa la fitta nevicata non possiamo salire in alto, ma dovremo sciare sotto la tree line.
Risaliti i soliti 400 m. fino alla Moon Hill, la collina della luna, siamo scesi lungo un ripido canale chiamato “Holy Graal” per oltre 1000 m di dislivello con tantissima neve polverosa. Pendenze molto sostenute, ma ciò nonostante la neve non si muove perché è leggerissima. Stiamo adattando anche la nostra sciata a queste condizioni, con traiettorie più lineari e meno curve. Grande divertimento. In fondo al Jack canyon, abbiamo ripellato e al seguito di Rudy che ha tracciato su un pendio molto ripido e con neve profonda, siamo risaliti per circa 400 m. Bellissimo il bosco di cedri e abeti che abbiamo attraversato. Siamo quindi ridiscesi lungo un altro canale detto Jumping Jack, fino in fondo al canyon e salita finale lungo l’ormai noto elevator, una ripida traccia che parta allo chalet. Anche oggi oltre 1500 m di dislivello. Merenda con sushi preparato da Jimmie, lo chef. Doccia e sauna hanno aiutato a smaltire le fatiche della giornata. Per cena una buona zuppa di porri e roast beef con puré. Dopo cena si familiarizza sempre di più con gli altri ospiti con lunghe chiacchierate, questa sera bagnate da un buon cognac. Domani speriamo che Daniele recuperi e che magari faccia capolino il sole.
Edoardo in azione sull'Holy Graal

Vengo anch'io?

Renata sul Jumping Jack

Torna il sole sulle Selkirk mountains

Bruno non smette mai di spalare

Nevica fitto su Moon Hill

Rudy traccia senza sosta

Risalita dal Jack canyon

Jimmy, lo chef

Italiani in Canada

La sauna


martedì 27 febbraio 2018

Canada 2018 - Day 5

26 Febbraio 2018 - nuvole e polvere - Tumbeldown e Goat peak
Il programma illustrato da Rudy prevedeva la salita al Tumbeldown e il trasferimento all’Empire Chalet dove avremmo trascorso la notte. Nonostante le previsioni dessero sole ci siamo incamminati sotto una bella nevicata che ci ha accompagnato fino alla cime del Tumbeldown a 2750 m., a cui si è aggiunto un forte vento. Condizioni decisamente sfavorevoli che hanno fatto modificare il programma: niente pernottamento all’Empire chalet ma rientro al Durrand Chalet. Nonostante le condizioni avverse, bellissima sciata su neve polverosa fino al fondovalle dove abbiamo ripellato e raggiunto il Goat Peak. Picchiata finale lungo un ripido canale fino allo chalet. Giornata abbastanza dura per le condizioni meteo e la scarsa visibilità, che comunque ci ha riservato una bellissima sciata. Fatto 1600 m. di dislivello. Doccia e sauna per recuperare e poi pomeriggio di relax allo chalet. Cena a base di pollo al Curry. Fuori ancora nevica, il programma di domani verrà deciso in funzione delle previsioni meteo che non sono buone. Vedremo. Chiacchiere serali e sfida alla morra tra Brescia e Bergamo. Ha vinto Brescia. I Canadesi ci guardavano perplessi, ma comunque hanno apprezzato il Rum offerto dagli Italiani.

Verso Tumbeldown peak
Sul Goat Peak. Condizioni pessime
Ma Edoardo non molla
Qualche sprazzo di luce






lunedì 26 febbraio 2018

Canada 2018 - Day 4


25 Febbraio 2018 - finalmente la powder Canadese.
Risveglio sotto fitta nevicata al Durand Glaciers Chalet, nella notte sono scesi 20 di neve fresca. Ma questo non impedisce le nostre quotidiane escursioni con gli sci. Salita di 400 m fino al Moon hill e poi discesa vertiginosa tra i boschi lungo un canale chiamato Excalibur. Sciata molto divertente su neve molto leggera e profonda che ci ha consentito di scendere su pendenze molto elevate. Tutti si sono divertiti e dopo oltre 1100 m di discesa abbiamo raggiunto il Jack creek da cui siamo risaliti fino al rifugio lungo una traccia chiamata Elevetor che ha attraversato una foresta di abeti carichi di neve. Molto suggestiva.

Al rifugio qualcuno ha preferito fermarsi mentre alcuni accompagnati dalla guida Ian sono ridiscesi nuovamente lungo i canali delle Twin falls. Altra sciata memorabile e divertente. Percorsi oltre 1500 m di salita e discesa . Dopo una salutare doccia e sauna, pomeriggio di riposo. Cena con una zuppa di rape rosse e salmone. Non male.

Abbiamo chiacchierato a lungo con Rudy. È sempre una persona molto interessante. Domani dovrebbe essere bello e probabilmente andremo all’Empire lake chalet dove trascorreremo la notte. Non avremo connessione









domenica 25 febbraio 2018

Canada 2018 : scialpinismo tra le montagne della British Columbia - Day 3

24 Febbraio 2018 - Arrivo al Durrand Glacier Chalet : ritrovati Rudy e Nicoline e salita al Wosley peak.
Piacevole sorpresa al risveglio: nella notte erano arrivati in albergo i bagagli di Ludovico che erano stati smarriti tra cui i miei sci e quelli di Edoardo. Alle 6 di è presentata in albergo Kim, l’incaricata di SME che ha sbrigato tutte le formalità per la partenza . In albergo abbiamo anche incontrato gli altri ospiti del rifugio che condivideranno con noi la settima al rifugio.
Due taxi ci hanno poi accompagnato al punto di partenza dell’Elicottero, dove Kim e il pilota ci hanno tenuto un briefing di sicurezza.
Volo breve di 7 minuti per raggiungere il rifugio ma molto suggestivo anche perché il sole aveva fatto capolino sulle montagne . Molta neve ovunque. All’arrivo ci hanno accolto calorosamente Nicoline e Rudy. Si ricordavano ancora del gruppo degli Italiani di 10 anni fa. Anche le figlie si sono fatte grandi e una di loro fa la guida. Il rifugio non è cambiato molto, anche se ora c’è il WI-FI. Muri di neve all’esterno degli edifici
Dopo una breve colazione siamo partiti per la prima gita . Temperatura fresca : -10 gradi. Purtroppo il cielo si è annuvolato .
Poco dopo la partenza ci siamo fermati in una radura e abbiamo fatto un’esercitazione di ricerca persone sotto valanga. Molto utile per essere pronti ad ogni evenienza.
Poi al seguito della giovane guida Ian che viene da Banff, abbiamo raggiunto il Wosley peak a 2700 m dopo una salita di 650 m.
Qualche problema con le pelli per le basse temperature . Le guide Ian e Bill hanno anche fatto un test per valutare il rischio valanghe al momento modesto.
La scarsa visibilità ci ha impedito di godere appieno della discesa anche se su alcuni ripidi pendii abbiamo tracciato delle belle repentine nella neve farinosa . Abbiamo dovuto ripellare altre due volte per arrivare al rifugio per un dislivello complessivo di 850 m.
Verso le 4 siamo rientrati al rifugio. Dopo un po’ di relax , cena con una zuppa con lo zenzero e strane lasagne con salsiccia.
Domani inizieranno uscite più impegnative. La compagnia è allegra . Speriamo che il meteo ci aiuti.

Verso il rifugio

Renata, secondo pilota

Arriva l'elicottero

La neve non manca al Durand Glacier

Esercitazione ricerca dispersi in valanga

Verso Wosley peak

Prime curve sul Durand Glacier

Meritata doccia per Claudio

sabato 24 febbraio 2018

Canada 2018 : scialpinismo tra le montagne della British Columbia - Day 2

 23 Febbraio 2018 - da Vancouver a Revelstoke : Sotto la neve sulle strade Canadesi 


Il jet leg di 9 ore ha colpito un po’ tutti e di buon ora ci siamo girati a lungo nel letto cercando un impossibile sonno. Speriamo di recuperare presto. La neve ci ha accolto al risveglio e prima di andare in aeroporto abbiamo approfittato del taxi per fare un breve tour di Vancouver.

Città molto moderna con grattacieli e ampie strade, con molte insenature e baie sul Pacifico. Su una penisola ci siamo addentrati nello Stanley park, tra alberi imponenti e prati dove stazionavano numerose oche canadesi. Interessanti numerosi totem indiani, molto colorati e scolpiti nei tronchi. Decisamente una città a misura d’uomo. Piste ciclabili ovunque, anche se poco frequentate per la neve. Nel frattempo la nevicata si è intensificata e inevitabilmente ha creato disagi anche in aeroporto da dove siamo decollati per Kelowna con oltre 3 ore di ritardo. Per fortuna il volo non è stato cancellato. L’aereo era un piccolo turboelica di 50 posti, che però ha volato senza problemi nonostante il cattivo tempo. Dopo un’ora di volo siamo giunti a Kelowna dove al ritiro bagagli abbiamo scoperto che mancavano quelli di Ludovico, tra cui la sacca con 3 paia di sci, quelli di Ludovico Edoardo e Giacomo. Bel problema. Erano rimasti a Vancouver. Molto gentili gli incaricati della compagnia. Avrebbero fatto del loro meglio per farli arrivare in tempo. Vedremo. Su un confortevole pulmino Mercedes abbiamo viaggiato per circa 200 km sotto una fitta nevicata fino a Revelstoke, con sosta lungo la strada dove Ludovico ha fatto qualche acquisto di emergenza.

Guida molto prudente dei Canadesi che non superavano i 70 km ora anche se abbiamo visto alcune auto finite fuori strada per la neve.

Verso le 8, ben stanchi, siamo finalmente arrivati all’ Hotel Sandman . Abbastanza freddo, - 8 gradi e ciò nonostante nevica fitto. Cena veloce in un locale molto rumoroso frequentato da gruppi di giovani americani che vengono da queste parti a fare escursioni con motoslitte. Colpiscono le dimensioni di mastodontici pick up con 2 motoslitte sul cassone. Non è il nostro sport. 

Domani sveglia all’alba . Raggiungeremo il rifugio al Durand Glacier. Speriamo che nella notte arrivino in bagagli e gli sci smarriti. Rudy può comunque noleggiarli. Vedremo.


Revelstoke 


Lo Skyline di Vancouver 


Tra i Grattacieli di Vancouver 


L’orologio a vapore



Vancouver - Stanley Park



Oche Canadesi 


I totem Indiani a Stanley Park


Partiremo ?

 


Con un Turboelica tra la neve



Attesa a Vancouver 

L’orso di Revelstoke 


Pick up e motoslitte: non è per noi

venerdì 23 febbraio 2018

Canada 2018 : scialpinismo tra le montagne della British Columbia 

Day 1 : 22 Febbraio 2018 - da Brescia a Vancouver 


Dopo dieci anni abbiamo deciso di ritornare in Canada per ritrovare la neve polverosa già sperimentata 10 anni fa e più volte ricordata nelle discussioni tra gli amici scialpinisti .

Sembra un po’ strano lasciare le nostre Alpi così ben innevate quest’anno, ma la tradizione di fare un viaggio scialpinistico annuale fuori dall’Italia andava mantenuta.

Hanno aderito con entusiasmo Claudio, Daniele, Edoardo Ludovico e Alessandro, già compagni di avventura lo scorso anno in Kirghizistan. Si è unita al Gruppo anche Renata, bresciana trapiantata a Bologna. Purtroppo pochi giorni prima della partenza Alessandro, per imprevedibili e improrogabili impegni di lavoro, ha dovuto dare forfait. Peccato. Ci teneva molto. Faremo qualche curva per lui. Ma un amico di Renata, Andrea, ha potuto sostituirlo e si è unito al gruppo. Benvenuto.

Anche questa volta torniamo nella British Columbia nelle Selkirk Mountain. Torniamo da Rudy, la guida Svizzera che gestisce un rifugio che sarà la base della nostra settimana scialpinistica. 

Il viaggio per arrivare a destinazione è abbastanza complesso, per cui, per non arrrivare troppo stanchi,  siamo partiti di Giovedì con volo fino a Vancouver via Londra. Un boing 747 molto affollato ci ha portato a Vancouver dopo oltre 9 ore di volo. Un po’ suonati per le 9 ore di differenza di fuso orario, siamo comunque usciti a cena accompagnati da una mia ex collega che si è trasferita qui con la famiglia. Si chiama Karen ed è molto entusiasta di vivere da queste parti. Non ha nessuna intenzione di tornare. Abbiamo visto poco  della città per l’ora tarda anche se lo skyline sul mare è notevole. Molti locali affollati da giovani. Cena con salmone canadese e short beef ribs . Non male e prezzi normali 

Domani volo interno fino a Kelowna e poi in macchina raggiungeremo Revelstoke, da cui sabato raggiungeremo il rifugio di Rudy in Elicottero.  

Saremo qui :

http://www.selkirkexperience.com

Da Brescia a Vancouver 


Canada 2018 alla partenza : Giacomo Daniele Claudio Ludovico Renata Andrea Edoardo 

Sui cieli del Canada 


Aeroporto di Vancouver 

La Skyline di Vancouver by night

Downtown di Vancouver 

Karen, un’italiana felice a Vancouver