29 Luglio 2019 - Akureyri - Laugar : 295 km - Km totali 4853
Al nostro risveglio non credevamo ai nostri occhi. C’erano ben 22 gradi, che poi durante il giorno sono saliti a 24. Anche gli islandesi erano un po’ meravigliati. Noi abbiamo velocemente tolto un paio di strati alle nostre giacche e siamo partiti di buon umore anche per ci aspettava un’altra giornat di bel tempo. Poco fuori Akureyri sosta alla cascata Godfoss, una cascata formata da 3 fiumi e cara agli islandesi , perché secondo la tradizione qui vennero gettati le statue degli dei Pagani , quando venne decisa la conversione al Cristianesimo, da cui il nome di Cascata degli Dei. Direzione Nord e in poco tempo siamo arrivati a Husavik, piccola cittadina, famosa per il "whale watching", l’osservazione delle balene che frequentano numerose il fiordo. Infatti varie agenzie organizzano a Husavik uscite in barca per vedere le balene. Numerosi turisti in attesa, speriamo più fortunati di noi. Noi ci siamo accontentati di visitare il locale museo della balena, con numerosi scheletri di balena e una ben documentata storia della caccia alle balene, che per fortuna è stata quasi del tutto bandita. Di nuovo in sella verso nord e seppure in lontananza siamo stati fortunati e siamo riusciti ad intravedere due balene che nuotavano lentamente. Peccato fossero distanti. Poco più avanti abbiamo avuto un’ulteriore prova della tenacia degli islandesi ad aprire musei. In un casa isolata con la scritta " museo del viaggio nel tempo" , un signore aveva arredato ogni stanza della casa con numerosi oggetti che da noi trovi nei mercatini dell’antiquariato della domenica o dal rigattiere. L’anziano signore, dopo averci fattto pagare il biglietto, ci ha accompagnato in ogni stanza illustrandoci le sue raccolta di oggetti tra cui spiccava una collezione di scatole di fiammiferi e una raccolta di vecchie cartoline, alcune anche dall’Italia. Era molto orgoglioso del suo piccolo museo. Un vento un po’ fastidioso ci ha fatto compagnia lungo questa costa a strapiombo sul mare . Rientrati all’interno dell’isola, sosta al suggestivo canyon Asbyrgi, con alte pareti laviche. Ultima visita del giorno, la spettacolare cascata Dettifoss, che con i suoi 42 metri di salto e una portata di 400 mc/secondo è considerata la più potente d’Europa. Albergo un po’ fuori mano a Laugar che ci ha costretto a cenare in albergo con un anonimo menù fisso senza scelta . Però la birra immersi nella vasca di acqua calda meritava. Domani rimarremo in zona e tutto il giorno sarà dedicato a visitare la zona vulcanica di Myvatn. Lamps
Al nostro risveglio non credevamo ai nostri occhi. C’erano ben 22 gradi, che poi durante il giorno sono saliti a 24. Anche gli islandesi erano un po’ meravigliati. Noi abbiamo velocemente tolto un paio di strati alle nostre giacche e siamo partiti di buon umore anche per ci aspettava un’altra giornat di bel tempo. Poco fuori Akureyri sosta alla cascata Godfoss, una cascata formata da 3 fiumi e cara agli islandesi , perché secondo la tradizione qui vennero gettati le statue degli dei Pagani , quando venne decisa la conversione al Cristianesimo, da cui il nome di Cascata degli Dei. Direzione Nord e in poco tempo siamo arrivati a Husavik, piccola cittadina, famosa per il "whale watching", l’osservazione delle balene che frequentano numerose il fiordo. Infatti varie agenzie organizzano a Husavik uscite in barca per vedere le balene. Numerosi turisti in attesa, speriamo più fortunati di noi. Noi ci siamo accontentati di visitare il locale museo della balena, con numerosi scheletri di balena e una ben documentata storia della caccia alle balene, che per fortuna è stata quasi del tutto bandita. Di nuovo in sella verso nord e seppure in lontananza siamo stati fortunati e siamo riusciti ad intravedere due balene che nuotavano lentamente. Peccato fossero distanti. Poco più avanti abbiamo avuto un’ulteriore prova della tenacia degli islandesi ad aprire musei. In un casa isolata con la scritta " museo del viaggio nel tempo" , un signore aveva arredato ogni stanza della casa con numerosi oggetti che da noi trovi nei mercatini dell’antiquariato della domenica o dal rigattiere. L’anziano signore, dopo averci fattto pagare il biglietto, ci ha accompagnato in ogni stanza illustrandoci le sue raccolta di oggetti tra cui spiccava una collezione di scatole di fiammiferi e una raccolta di vecchie cartoline, alcune anche dall’Italia. Era molto orgoglioso del suo piccolo museo. Un vento un po’ fastidioso ci ha fatto compagnia lungo questa costa a strapiombo sul mare . Rientrati all’interno dell’isola, sosta al suggestivo canyon Asbyrgi, con alte pareti laviche. Ultima visita del giorno, la spettacolare cascata Dettifoss, che con i suoi 42 metri di salto e una portata di 400 mc/secondo è considerata la più potente d’Europa. Albergo un po’ fuori mano a Laugar che ci ha costretto a cenare in albergo con un anonimo menù fisso senza scelta . Però la birra immersi nella vasca di acqua calda meritava. Domani rimarremo in zona e tutto il giorno sarà dedicato a visitare la zona vulcanica di Myvatn. Lamps
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Links utili per seguire il progetto :
7MML_5.0 "H2o_PLANET" H2oPLANET_5.1europa2019
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SITO: www.7mml.world
MAIL: info@7milamiglialontano.com
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Akureyri- Laugar :295 km
Il museo del tempo perduto
Sembra la casa dei nani
Nel museo
Cranio di balena
Husavik : il museo delle balene
Scheletro di una balena blu spiaggiata nel fiordo
Husavik : la chiesa
Il canyon di Dettifoss
Una nave da crociera Costa
Il canyon Asbyrgi
La cascata Dettifoss da lontano..
ma da vicino fa paura
Simpatici cavalli islandesi
Tramonto a Laugar
La cascata degli Dei ". Godfoss"
Meritata birra
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