domenica 23 novembre 2014

23 Novembre : Dakar



Ultimo giorno del nostro viaggio a Dakar. Ci siamo principalmente riposati e rilassati. In tarda mattinata abbiamo preso un taxi e solo andando ci siamo resi conto delle condizioni pietose della macchina che dava la sensazione di disfarsi da un momento all'altro.
Ci siamo recati alla periferia nord della città dove si trova il monumento alla rinascita africana. Il monumento realizzato in bronzo dai Nordcoreani, è veramente imponente e con i suoi  52 metri di altezza sembra sia la statua più alta del mondo e domina Dakar dall'alto di una collina. Inaugurato nel 2010 davanti ad una ventina di capi di Stato del continente, il contestato monumento rappresenta una coppia e il suo bambino, che dalla collina di Dakar guardano il mare. Alto cinquantadue metri, più della Statua della Libertà, è stato voluto dal presidente Abdoulaye Wade per incarnare il sogno degli Stati Uniti d’Africa. “Cinquecento anni di drammi e tragedie umane: eppure l’Africa è arrivata a testa alta nel ventunesimo secolo, pronta a prendere in mano il suo destino”, ha dichiarato nel corso della cerimonia.
La sua realizzazione, durata 8 anni, é stata duramente contestata dall'opposizione che hanno criticato la spesa di più di venti i milioni di euro per la realizzazione del colosso, in un paese che lotta ogni giorno contro la povertà.
Abbiamo raggiunto in ascensore la sommità del monumento dove dall'interno della testa della figura maschile si ha un bel panorama della penisola su cui è situata Dakar.

Ritornati in città abbiamo girovagato nei numerosi mercatini della città dove si vende di tutto e dove il riciclo di ogni genere di mercanzia è molto diffuso. Anche oggi eravamo tra i pochissimi bianchi nei paraggi e bersaglio continuo di insistenti attenzioni da parte dei venditori locali. 
Pomeriggio di relax in attesa di partire per l'Italia, anche perché un caldo afoso e molto umido ha scoraggiato ulteriori visite della città, che non ha molto da offrire.

Questo è l'ultimo post di questo bellissimo viaggio durante il quale abbiamo percorso oltre 5000 km con le nostre moto per raggiungere Dakar. Abbiamo così ripercorso  in parte il tragitto della mitica corsa Parigi Dakar che ha visto più volte trionfare modelli simili delle nostre moto, ma nel contempo ci ha permesso di conoscere da vicino l'Africa con tutte le sue bellezze e le sue contraddizioni.

Ringrazio tutti quelli che ci hanno seguito e incoraggiato durante questi giorni.

Al prossimo viaggio. Lamps


Brescia - Dakar : 5087 km totali - 1012 km di piste 


L'Hotel Baraka 



La camera di commercio di Dakar


La collina con il monumento alla rinascita Africana.


Ai piedi del monumento



Verso il monumento 


La figura femminile vista dall'alto .



In Cima al monumento all'interno della figura maschile



Dakar vista dall'alto


Troni africani




Mostra all'interno del Museo



Dal basso sembra enorme

I caratteristici bus di "trasport commun"



Dal cielo su Lisbona verso casa 

22 Novembre : Dakar

L'operazione più importante del giorno era organizzare la spedizione delle moto, che tutto sommato si è rivelata meno complessa del previsto . Con il supporto dello spedizionere Messina, la compagnia che organizza trasporti con container, siamo andati nell'area portuale, dove in un container tutto per noi abbiamo sistemato le nostre 3 moto e parte dei bagagli. Con le cinghie che ci eravamo portati dall'Italia le abbiamo legate e ancorate per bene e in nostra presenza il container è stato chiuso. Speriamo bene. 
Negli uffici di Messina, abbiamo quindi incontrato Babakar, che aveva organizzato la spedizione e abbiamo completato la documentazione per il rientro delle moto, che arriveranno a Genova fra circa 15 giorni. 
Salutati i nostri amici di Messina, dopo avere visitato il mercato locale, dove colori , odori e suoni creano un'atmosfera unica, ci siamo diretti verso la stazione marittima, dove al Club de pêcheurs, abbiamo gustato il thiebo diem, piatto tipico Senegalese.
Dalla stazione marittima ci siamo imbarcati su un affollato traghetto e in circa 30 minuti abbiamo raggiunto l'isola di Gorée, tristemente famosa per essere stata punto di smistamento per migliaia di schiavi che dall'Africa partivano verso le Americhe
Sull'isola, tutt'ora abitata, c'è ancora ben conservata la maison des esclaves, con una piccola mostra, dove si possono percepire le sofferenze che gli oltre 10 milioni di schiavi deportati hanno sofferto dal '600 fino alla fine dell'800, quando finalmente la schiavitù è stata abolita.
Sull'isola, contesa più volte tra francesi e olandesi, c'è anche un forte con all'interno un museo del Senagal, peraltro in pessime condizioni. Oltre mille persone abitano ancora sull'isola, dove strette viuzze  sia snodano  tra buganvillee di ogni colore.
L'unica nota negativa la persecuzione continua di venditori di souvenir, che non danno un attimo di tregua e sono veramente asfissianti.
Abbiamo anche assistito ad un matrimonio multietnico tra un'americana è un Rasta locale.
All' imbrunire rientro a Dakar e abbiamo concluso   la nostra giornata sulla Corniche , dove al ristorante Lagon 1 abbiamo gustato dell'ottimo pesce e anche delle aragoste. 

Domani giornata conclusiva del nostro viaggio La  trascorreremo a Dakar, nell'attesa di partire in serata per l'Italia. Lamps.



Operazioni di carico moto


In attesa



Bye Bye ,  speriamo bene






Legate a dovere


Al mercato di Dakar


L'isola di Gorée

Sul traghetto

Colori dell'Africa



Colori dell'Africa


Stradine a Gorée

Cannoni francesi

Negoziazione senza fine



Il bianco stona




Monumento agli schiavi


Maison des Esclaves


Visitatori alla maison des esclaves




Buganvillee



Gorée 



Questione di geni?




 Spine di acacia come pettine





Matrimonio multietnico

Nuovo Rasta?

Verso Dakar


Ottimo pesce al Lagon 1



sabato 22 novembre 2014

21 Novembre : Saint Louis Dakar 287 km

Lasciato il confortevole e storico hotel Posta, siamo partiti da Saint Louis in una giornata calda e umida. Alla partenza eravamo circondati da insistenti venditori di ogni cosa che solo il rumore degli LC8 ha finalmente allontanati. Oggi era Venerdì, giornata di festa per i musulmani e nelle strade si vedevano numerose donne elegantemente vestite di abiti molto colorati. Dopo aver percorso per circa 140 km strade interne attraverso piccoli villaggi brulicanti di persone in un ambiente rurale, con presenza di numerosi animali e qualche tentativo di coltivazione,
ci siamo spostati di nuovo sul mare in corrispondenza della bassa marea e con un piacevole cavalcata finale di oltre 100 km sul bagnasciuga, abbiamo finalmente raggiunto il lago Rosa a circa 30 km da Dakar dove si concludeva la famosa corsa Parigi Dakar. L'ultimo tratto per uscire dalla spiaggia aveva sabbia molto profonda che ci ha dato filo da torcere con paio di cadute conclusive. 
Il lago non è effettivamente rosa, anche se sembra che lo sia in alcune ore del giorno in condizioni di luce particolari, per l'alto contenuto di sale.
Appena arrivati siamo stati assaliti da un nugolo scatenato di venditori di collanine e per liberarcene, abbiamo dovuto comprare qualcosa. La paura dell'Ebola ha ridotto drasticamente il numero di turisti e quei pochi che si avventurano da queste parti sono letteralmente perseguitati. 
Ottimo spuntino in relax in riva al lago.
 Lungo la strada per Dakar lavaggio d'obbligo delle moto per pulirle dalla salsedine e all'imbrunire siamo finalmente entrati in Dakar. Un errore di navigazione ci ha fatto finire nella piazza principale della città nell'ora di punta col traffico bloccato e migliaia di persone ovunque, tutti avvolti in una maleodorante nuvola di polvere e smog. Difficile descrivere la situazione, che chiamerei infernale e anche abbastanza rischiosa.  Rettificata la rotta siamo finalmente arrivati esausti al modesto Hotel Baraka, dove una doccia salutare ci ha ridato energia
Ottima cena in un vicino ristorante libanese.

Il viaggio in moto si conclude qui. Domani ci dedicheremo alla spedizione via mare delle moto in Italia fino a Genova, usando lo spedizioniere Messina.
Domenica visiteremo Dakar e lunedì rientreremo in Italia.

Per arrivare a Dakar abbiamo percorso 5087 km in 16 gg.

Lamps


Saint Louis - Dakar




Alba sul ponte di Saint Louis progettato da Eiffel


Interno dello storico Hotel posta

Edifici coloniali a Saint Louis

Il fascino delle due ruote

Baobab


Un abbraccio

Capanne

Folto pubblico curioso per le moto

Verso Dakar sulla spiaggia con 2 ruote

Sulla spiaggia a 2 ruote e 4 zampe


Ci siamo quasi

Centinaia di km di spiagge deserte


Ultima fatica sulla sabbia

La dietro c'è il lago

Missione compiuta : sul lago rosa- qui finiva la Dakar


Venditori ovunque

No usano passeggini

Sul lago Rosa

Un birra Gazelle ben meritata

Lavaggio

Alhamdoulilah: ringraziamo di essere arrivati sani 



KTM ADV 990 Dakar edition: ritorno alle origini