venerdì 30 giugno 2017

30 Giugno 2017 - Multan (Pakistan) - Nel verde Punjab.


Giorno # 26  : Sukkur - Multan 490 km - Km totali : 7884

Avevamo cantato vittoria troppo presto. Stavamo caricando le moto ed è comparso il pick up della polizia che molto gentilmente ci ha informato che anche oggi saremmo stati scortati. Momento di scoraggiamento. Per fortuna in questa regione , il Sindh e in quella successiva, il Punjab,  la polizia è meglio attrezzata. Pick up efficienti, buona velocità e pochi cambi. Così siamo partiti da Sukkur e dopo avere attraversato una serie di sbarramenti sul fiume Indo, abbiamo viaggiato a lungo su una strada a quattro corsie col fondo a tratti irregolare. Sulla strada traffico di ogni tipo: asini e cammelli con carretti, coloratissimi camion stracarichi, autobus che vanno a velocità folle, nugoli di motorini cinesi con anche 5 persone a bordo, Tuc Tuc stracolmi di persone, auto che ti seguono a pochi centimetri suonando e sfanalando. Ti sorpassano indifferentemente a destra e a sinistra. Non è mai una guida rilassata, ma dopo un po' ci si adegua. Comunque sempre massima attenzione e occhi aperti davanti e dietro per uscire indenni da questa strade. Per fortuna il paesaggio è cambiato. Campagna molto più verde, coltivazioni di mais e riso, molti animali tra cui mandrie di bufale che prendono il fresco nell'acqua.La vicinanza del fiume Indo ha sicuramente un effetto benefico su tutto il sistema. Le varie scorte sono comunque gentili  e socializzano volentieri. Oggi abbiamo distribuito a loro qualche campione dello spazzolino IKO per lavare i denti senza dentifricio del nostro sponsor Melo. Marco ha fatto loro una dimostrazione di come deve essere usato. Erano tutti molto curiosi e divertiti. Qualche sosta é durata più a lungo per aspettare il cambio scorta. Per pranzo un po' di biscotti. Temperatura non elevata, massimo 38 gradi, ma molto più umido. La vicinanza del fiume si sente. Finalmente verso le 6 siamo entrati in Multan che è una città di circa 2 milioni di persone. Solito traffico caotico, nel quale la nostra scorta si è gettata con la sirena accesa, agevolandoci molto. Marco si è fermato alla Ghangla house, gestita da un motociclista Pakistano. Io e Claudio siamo andati all'hotel Ramada. Dopo una settimana di sistemazioni precarie, sentivamo il bisogno di un po' di confort occidentale. Il bagno nella vasca è risultato particolarmente gradito. Finalmente una cena decente al buffet dell'albergo. Domani ci hanno confermato che saremo di nuovo scortati. Sigh!. Cercheremo di raggiungere Armistar in India dopo 450 km, ma la frontiera chiude alle 17.00. Ce la faremo? Inshallah. Lamps 

   Sukkur-Multan : 490 km

   Bufale sulla strada

   Il pastorello dai capelli rossi 

   Un po' di Italia per la polizia Pakistana

Foto di gruppo alla stazione di polizia 

 

  Ecco l'Iko, lo spazzolino senza dentifricio

   Lo si usa così 

   Andiamo a scuola?

   No fear , senza paura. Anche noi

   Nel Punjab : finalmente un po' di verde

   Il Barrage sul fiume Indo
   

giovedì 29 giugno 2017

29 Giugno 2017 - Sukkur (Pakistan) - Fuori dal Belochistan, finalmente

Giorno # 25 : Quetta -Sukkur 390 km - Km totali : 7394

Mattinata estenuante per avere il desiderato NOC. Verso le nove siamo stati prelevati in albergo da una scorta in motorino e ci hanno fatto salire su un Ape taxi, detto Tuc Tuc, scortandoci fino all'ufficio competente all'interno di un gruppo di edifici super protetti ma in condizioni decisamente pessime. Nei cortili sporcizia ovunque. Siamo stati ricevuti in un ufficio dove un impiegato stava spolverando due dita di polvere dalla scrivania. Sugli scaffali pile di faldoni polverosi.

Poi si è messo al computer e con molta difficoltà ha compilato il certificato, anche con l'aiuto di Marco per sistemare una tabella. Per fortuna ci siamo accorti che aveva messo la data di partenza per domani, ma siamo riusciti a convincerlo e a mettere la data di oggi. Finalmente verso mezzogiorno ci hanno dato il certificato firmato. Rientrati in albergo, al seguito della scorta ci siamo di nuovo immersi in moto nel caos polveroso di Quetta che non finisce mai di stupirci . Direzione Sud. Superato un passo tra montagne aspre, siamo ridiscesi in pianura seguendo per un lungo tratto il letto di un fiume con un po' d'acqua limacciosa, dove però frotte di bambini facevano il bagno.

Anche oggi la scorta è stata un bel peso . In 9 ore di moto abbiamo percorso 390 km con una media di 43 km/ora. Innumerevoli check point e registrazione di documenti, poche pause . Per pranzo abbiamo mangiato un mango e delle barrette. Temperatura non impossible sui 40 gradi, ma il caldo è decisamente più umido. Quando ci fermavamo siamo sempre stati gettonatissimi per i selphie. Verso le 10 di sera ben cotti siamo arrivati a Sukkur, nel Sindh, dopo aver finalmente lasciato alle spalle il problematico Balochistan. Solito caos di queste città Pakistane, ma scortati dalla polizia con la sirena spiegata abbiamo finalmente raggiunto l'albergo. Non essendoci parcheggio abbiamo messo le moto nell'ingresso dell'albergo. Cena senza pretese in camera con il solito pollo un po' speziato. Domani saremo finalmente liberi dai nostri angeli custodi che per 6 giorni ci hanno scortato e tenuto sotto controllo. Viaggeremo decisamente meglio. Dovremmo raggiungere Multan dopo circa 470 km. L'India si avvicina. Lamps

   Quetta - Sukkur : 390 km

   Sul Tuc Tuc, ma con la scorta
   

   Marco dà una mano all'impiegato Pakistano

   E poi abbracci a non finire

   Il sospirato NOC


   Ben scortati nelle strade di Quetta

   Ciao Ahmed, good luck

  Lo Stiker di 7 MML in albergo

   Nel caos di Quetta

   Gettonatissimi per i  Selphie

   Il mare è lontano , ci si arrangia come si può

  
   
   Sulle strade pakistane

   C'è anche il treno

   Passaggio in quota


   Incontri

   Le moto nell'ingresso dell'albergo


mercoledì 28 giugno 2017

28 Giugno 2017 : Quetta (Pakistan) - 4 giorno di confino in Albergo

Giorno # 24 - Quetta : 0 km - Km totali : 7104

Ultimo giorno di riposo forzato confinati nell'hotel Bloom Star di Quetta. Dormite, letture e frequentazione dei Social ci hanno aiutato a trascorrere il tempo. Ci hanno perfino permesso di avvicinarsi al portone dell'albergo e osservare il traffico in strada che da solo è uno spettacolo interessante.

L'albergo si è affollato soprattutto di famiglie con molti bambini chiassosi, che vengono a Quetta per una vacanza e per sfuggire al caldo del Sud. C'erano anche numerose donne senza velo e parlando con gli uomini di quel gruppo ci hanno spiegato che erano Indù. Quando sono in strada mettono anche loro il velo. Oggi ci siamo documentati un po' sul Balochistan e sulle ragioni di questa situazione di tensione in questa regione. Qui sotto un breve sommario. Per cena agnello Tandori. Molto buono, cotto al forno e molto tenero e soprattutto non molto speziato. Domani mattina verremo scortati dalla polizia in un imprecisato ufficio dove ci dovrebbero rilasciare il famigerato NOC (No ObjectionCertificate) e poi speriamo di partire in tempo utile verso Sud dove verremo scortati fino al confine del Balochistan per circa 300 km e poi saremo finalmente di nuovo liberi di muoversi. Contiamo di raggiungere Sukkur a 400 km da Quetta. Ma tutto questo non dipende da noi e dobbiamo aspettarci ancora delle sorprese. Inshallah.Lamps

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Il Balochistan : una regione senza pace

Storicamente il Balochistan era una nazione libera sotto la supremazia della corona britannica. Nel 1947 il Balochistan divenne indipendente dagli Inglesi, ma nonostante un accordo con il Pakistan, nel 1948 le truppe pakistane invasero il Balochistan che fu annesso al Pakistan con la forza. Questo è percepito come un tradimento da molti.

Il Balochistan non ha nulla in comune con il Pakistan, la cui cultura si identifica principalmente con le culture dell'Asia centrale. Anche il cibo, feste, lingua e tradizioni sono diverse da quello dalla cultura pakistana. Il Pakistan con un regime militare ha cercato di distruggere la cultura Urdu dei Balochi, costringendoli a studiare una lingua straniera.

Il Balochistan ha il 44% del territorio totale del Pakistan. Ma i Balochi sono solo il 5% della popolazione totale. Questo li rende una minoranza in Pakistan. Inoltre il Balochistan è la regione più ricca di risorse naturali del Pakistan, sfruttate dal governo centrale con pochi benefici per il Balochistan. Dopo l'occupazione del 1948, il Pakistan utilizza le forze armate per mantenere l'ordine nella regione. Questo ha creato un senso di alienazione. Le brutalità commesse dai militari sui i cittadini di Balochistan sono state più volte criticate dalla comunità internazionale e sono un altro motivo perché i Balochi chiedono libertà dall'occupazione del Pakistan.

La lotta per la libertà dei Balochi è il risultato dell'indignazione del popolo verso il potere pakistano. Se il Pakistan continua a trascurare i diritti e le aspirazioni dei Balochi, c'è il rischio di una balcanizzazione della situazione. I numerosi attentati che affliggono soprattutto Quetta sono una conseguenza di questa situazione.

Vedere anche : http://www.fondazionecdf.it/index.php?module=site&method=article&id=2836&id_dossier=10&sa=X&ved=0ahUKEwjXp5_b9ODUAhXJQY8KHUqNAAUQ_B0IGzAA






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    Il Balochistan : 44 % del territorio Pakistano


    L'hotel Bloom Star, confino dei motociclisti


    Incontri con gli Indù pakistani


   Le ragazze Indù non portano il velo


   Sbirciando dal portone : il venditore di manghi


    Bambini che giocano in strada


    Madri


    Mezzi di ogni tipo


   Non male il cosciotto d'agnello Tandori


   Magra colazione .

martedì 27 giugno 2017

27 Giugno 2017 : Quetta (Pakistan) - Terzo giorno di confino in Albergo

Giorno # 23 - Quetta : 0 km - Km totali : 7104

Giornata di relax completo confinati sotto chiave all'hotel Bloom Star. Non c'è molto da raccontare. Mattinata dedicata alla manutenzione delle moto: controllo liquidi, pulizia e ingrassaggio catena. Le nostre moto fino ad ora sono andate egregiamente, nessun problema, nessuna foratura e non hanno risentito più di tanto del caldo. Benzina di ottima qualità in Turchia e Iran. In Pakistan per ora ci sono meno distributori e molti venditori di benzina lungo la strada con le taniche. Abbiamo usato anche quella senza riscontare problemi. In albergo pochissimi clienti oltre a noi. Un tizio che vantava conoscenza altolocate ci ha approcciato promettendoci di farci aver il documento in breve tempo. Era tutto un bluff. Tentava solo spillarci un po' di soldi. I pasti vengono portati da fuori. La frutta è molto buona. Anguria a volontà e manghi dolcissimi. Marco dice che sta dimagrendo a vista d'occhio. Bisognerebbe pesarlo. Ahmed, uno dei responsabili dell'albergo, ci ha raccontato del suo prossimo matrimonio. Prevede un festa con 1000 invitati che durerà 3 giorni. Farà un prestito per pagare la festa e poi vuole tre figli, non di più, per garantire loro una vita decente e una buona istruzione. Buona fortuna. Però riesce a procuraci la birra Murres che fanno in Pakistan e le mantiene al fresco. È un buon viatico.

Per cena abbiamo ordinato un Kebab di manzo, diverso da quelli iraniani, molto speziato e abbiamo fatto fatica a mangiarlo. Dovremo abituarci ai gusti forti tra Pakistan e India. Stiamo rivedendo il programma di viaggio e questi 4 giorni persi ci costringeranno a tagliare alcune tappe in India. Decideremo nei prossimi giorni in base a quando riusciremo a essere di nuovo liberi. Inshallah

Poche foto interessanti in questi giorni. Sorry. Lamps

Moneta Pakistana : Rupia - 1 Euro = 115 Rupie

Benzina : 0.73 Euro/litro


Ahmed, tra poco si sposa: 1000 invitati

La barba deve crescere ancora un po' 

Manutenzione alle nostre compagne di viaggio 


Marco ha due aiutanti 


Connessi non ci si annoia

Birra Pakistana : non male

Bandiera Pakistan

Rupie Pakistane - 1 Euro = 115 Rupie


lunedì 26 giugno 2017

26 Giugno 2017 : Quetta (Pakistan) - Verso l'India con 7MM lontano - Secondo Giorno di confino in Albergo

Giorno # 22 - Quetta : 0 km - Km totali : 7104


Dopo le esperienze dei giorni scorsi, l'albergo BloomStar non ci dispiace. È silenzioso, c'è un buon Wifi con cui ingannare il tempo. Le camere non sono molto attrezzate e il bagno lascia a desiderare. Però non fa caldo, la ventola in camera è più che sufficiente. Inoltre il piccolo giardino, dove c'è sempre un po' di ombra, ci permette di stare all'aperto. Quetta si trova a 1600 m e conta 1,2 milioni di abitanti. È il capoluogo e maggiore centro della provincia del Belucistan. È un importante centro agricolo per la produzione della frutta. È circondata da alte colline e montagne su tutti i lati, che ne fanno un forte naturale (da qui il nome Quetta che significa appunto "forte"). La vicinanza con la frontiera afghana ne fa un centro nevralgico per le comunicazioni ed i commerci tra Pakistan ed Afghanistan.

In albergo abbiamo incontrato due ragazzi australiani, Andy e Matts, che con due piccole moto da 100 cc stanno viaggiando da Durban a Londra. Se la sono presa con calma. Hanno un anno di tempo. Grandi.

Giornata in pieno relax, con belle dormite, qualche lettura e ovviamente navigazione sui social. Abbiamo controllato il progresso degli altri team impegnati con il progetto 7milamiglialontano e con piacere abbiamo visto che tutti procedono bene. Bellissime le immagini e i video che sono stati pubblicati. Uno sforzo notevole da parte di tutti. Noi cerchiamo di fare la nostra parte aggiornando quotidianamente il Blog e inviando dei brevi video riassuntivi. Ne abbiamo pubblicati 4. L'albergo non ha servizio di lavanderia e pertanto abbiamo fatto anche il bucato. Il cuoco dell'albergo è in vacanza, per cui i pasti li portano da fuori. Non c'è molta varietà, solo piatti di pollo e riso cotti in vari modi. Non manca la frutta. Abbiamo cercato di trovare una scorciatoia per avere il documento che ci manca, ma con poche speranze. Domani continueremo il riposo forzato, che comunque ha i suoi lati positivi. Lamps.

Quetta

Quetta (da Google)

Quetta (da Google )

Parecchi lucchetti sul portone dell'albergo

L'anguria quotidiana non manca 

Andy e Matt in partenza con le loro motorette.

Questa sera pollo ai ferri