28 Luglio 2019 - Daeli - Akureyri - 280 km - Km totali 4558
Al risveglio 9 gradi e una nebbia bassa poco invitante ci avevano un po’ demoralizzato, ma appena il sole ha riscaldato l’aria, la nebbia si è dissolta e un cielo quasi sereno ci ha accompagnato per tutto il giorno. Sicuramente la più bella giornata da quando siamo in Islanda. Oggi percorso abbastanza tortuoso lungo le coste Nord dell’isola, l’unico impegno era l’uscita in barca per vedere le balene. che avevamo prenotato per le 13 a Dalvik, a circa 200 km dalla partenza. Lungo la strada sosta al museo della auto storiche, che però era ancora chiuso. In Islanda non avendo tante opere d’arte, si sono inventati i musei più strani, tra cui a Reykjavik il museo del rock’n’roll e del pene, lungo la ring road il museo della balena e il museo dell’aringa che si trova a Siglifjordur. Non ce lo siamo perso. In effetti il museo era ubicato all’interno di una serie di costruzioni che per anni erano servite per la lavorazione delle aringhe. Nelle costruzioni ben conservate ci sono tutti i macchinari e gli strumenti utilizzati per lavorare le grandi quantità di aringhe che venivano pescate da queste parti fino alla fine degli anni 60 quando l’aringa sparì dalle acque islandesi per eccesso di sfruttamento della pesca. Per fortuna oggi, a seguito della restrizioni della pesca delle giovani aringhe nelle acque norvegesi, la situazione sta lentamente migliorando. Alle 13 ci siamo presentati puntuali per l’imbarco a Dalvik, dove unitamente ad alcune decine di altri turisti, indossata una tuta protettiva, siamo saliti su un ex peschereccio e abbiamo navigato nel fiordo per tre ore circa alla ricerca delle balene. Giuseppe non è venuto per paura del mar di mare. In effetti la barca saltava parecchio e alcune persone sono state male. Abbiamo incrociato numerosi delfini ma di balene nemmeno l’ombra, Ia guida Islandese ci ha spiegato che ogni tanto succede. In compenso ci hanno dato delle canne da pescare e in poco tempo abbiamo catturato numerosi merluzzi. Ci siamo comunque divertiti. Albergo in prossimità di Akureyri, dove ci siamo recati per cena. Nel porto una gigantesca nave da crociera stava partendo. Bello e ben tenuto il giardino Botanico, che è quello più a Nord del mondo.
Al risveglio 9 gradi e una nebbia bassa poco invitante ci avevano un po’ demoralizzato, ma appena il sole ha riscaldato l’aria, la nebbia si è dissolta e un cielo quasi sereno ci ha accompagnato per tutto il giorno. Sicuramente la più bella giornata da quando siamo in Islanda. Oggi percorso abbastanza tortuoso lungo le coste Nord dell’isola, l’unico impegno era l’uscita in barca per vedere le balene. che avevamo prenotato per le 13 a Dalvik, a circa 200 km dalla partenza. Lungo la strada sosta al museo della auto storiche, che però era ancora chiuso. In Islanda non avendo tante opere d’arte, si sono inventati i musei più strani, tra cui a Reykjavik il museo del rock’n’roll e del pene, lungo la ring road il museo della balena e il museo dell’aringa che si trova a Siglifjordur. Non ce lo siamo perso. In effetti il museo era ubicato all’interno di una serie di costruzioni che per anni erano servite per la lavorazione delle aringhe. Nelle costruzioni ben conservate ci sono tutti i macchinari e gli strumenti utilizzati per lavorare le grandi quantità di aringhe che venivano pescate da queste parti fino alla fine degli anni 60 quando l’aringa sparì dalle acque islandesi per eccesso di sfruttamento della pesca. Per fortuna oggi, a seguito della restrizioni della pesca delle giovani aringhe nelle acque norvegesi, la situazione sta lentamente migliorando. Alle 13 ci siamo presentati puntuali per l’imbarco a Dalvik, dove unitamente ad alcune decine di altri turisti, indossata una tuta protettiva, siamo saliti su un ex peschereccio e abbiamo navigato nel fiordo per tre ore circa alla ricerca delle balene. Giuseppe non è venuto per paura del mar di mare. In effetti la barca saltava parecchio e alcune persone sono state male. Abbiamo incrociato numerosi delfini ma di balene nemmeno l’ombra, Ia guida Islandese ci ha spiegato che ogni tanto succede. In compenso ci hanno dato delle canne da pescare e in poco tempo abbiamo catturato numerosi merluzzi. Ci siamo comunque divertiti. Albergo in prossimità di Akureyri, dove ci siamo recati per cena. Nel porto una gigantesca nave da crociera stava partendo. Bello e ben tenuto il giardino Botanico, che è quello più a Nord del mondo.
Domani rimarremo sempre sulle coste Nord con la visita di alcune belle cascate. Lamps
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Daeli - Akureyri - 280 km
Prima la nebbia , poi il sole
Lungo i fiordi
Il museo dell’aringa
Claudio non gradisce
Delfini
La verde Islanda
Murales di qualità
Museo delle auto storiche
Oggi si mangia Merluzzo
Claudio pescatore
Il porto di Akureyri
La chiesa di Akureyri
Pronti per la caccia a Moby Dick
I delfini ci seguono
Il centro di Akureyri
Il giardino botanico
Tramonto sul fiordo
La nave da crociera MC nel porto di Akureyri
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