Il rumore del torrente che passava praticamente sotto la Guest House Roma, dal nome del gestore, ha conciliato il nostro sonno e verso le nove abbiamo imboccato la M41 che costeggia il Fiume Panj che fa da confine tra il Tajikistan e l'Afganistan. La strada asfaltata in alcuni tratti, per altro pieni di buche, aveva anche lunghi tratti sterrati che sono stati divertenti da guidare anche se i precipizi a lato della strada non permettevano distrazioni. Qualche difficoltà a superare i camion che procedevano lenti, comunque sempre pronti a facilitare il sorpasso .
Oggi abbiamo avuto qualche inconvenienti tecnici.
Ad un certo punto Claudio ha perso una delle borse rigide laterali GIVI causata dalla rottura di un perno di supporto. Il guasto è stato riparato con una vite che avevamo di scorta. (Grazie Raffaele) Poco dopo a Giacomo si è afflosciata la ruota anteriore, senza segni di foratura. La perdita è stata eliminata con una bomboletta . Domani faremo un controllo dal gommista.
La valle del fiume Panj, si è presentata molto selvaggia, con ai lati pareti strapiombanti causa di molte frane e dove ogni piccolo pezzetto di terra è coltivato e su cui sorgono piccoli villaggi . Ovunque si vedono molti bambini che ci salutano e cercano di darci il cinque. Molta vita anche sul lato afgano, dove una strada corre parallela al fiume superando strapiombi impressionanti . Lungo la strada abbiamo incontrato due ciclisti olandesi, Marcel e compagna, che in bici si stanno facendo 3000 km su queste strade: complimenti.
Verso le 6 siamo arrivati a Khorog che è la città più importante del Pamir e che si trova a 2000 m di quota. Poca polizia lungo le strade , ma parecchi posti di blocco dove bisogna fermarsi e farsi registrare . Cena in un ristorante lungo il fiume dove abbiamo provato a mangiare delle penne al pomodoro, un po' strane ma accettabili .
Marco cerca di far dieta e dice di essere dimagrito.
Domani andremo ancora a Sud lungo la Wakhan valley che sarà il
Punto più a Sud del nostro viaggio .
Km totali : 8053
Lamps
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