25 Giugno : Kharkhorin - Ulan Bator 444 km
Un fastidioso vento ci ha un po' disturbato durante la notte nella Ger a causa dei numerosi spifferi.
Di prima mattina siamo tornati al tempio di Erdene Zuu dove, accompagnati da una guida del tempio, abbiamo visitato i templi buddisti nei quali vi sono molte statue dei vari Budda, tutte molte colorate e con vari significati.I templi in legno molto ben rifiniti e affrescati di oltre 300 anni sono tuttora mete di fedeli che portano le loro offerte e abitati dai Lama, i monaci buddisti, che cantavano le loro preghiere con nenie interminabili.
Verso mezzogiorno siamo ripartiti verso Ulan Bator lungo una bella strada asfalta ma abbastanza trafficata. Paola e Adriana hanno viaggiato un po' in moto e verso sera hanno ceduto il loro posto a Nurka, la guida e a Janka, la cuoca, che hanno provato a viaggiare in moto per un centinaio di km. Si sono divertite.
Un po' prima di Ulan Bator abbiamo deviato e lungo una bella pista abbiamo raggiunto dopo circa 25 km il parco Nazionale Hustai dove è stato reintrodotto con successo il cavallo selvaggio Przewalkii che era estinto. Nel parco ci sono anche cervi, lupi e la lince.
Con un po' di fortuna abbiamo intravisto seppur da lontano un branco di cavalli.
Un po' esausti per l'impegnativa giornata siamo arrivati ad Ulan Bator che ci ha accolto col suo traffico caotico e un'aria molto inquinata. La prima impressione della città non è stata molto bella. Vedremo domani quando la visiteremo.
Dopo una settimana di sistemazioni precarie, ci siamo concessi l'hotel Kempunski, 5 stelle, con tutte le comodità del caso . Il bagno in una vasca ci é sembrato un lusso meritato.
Cena in albergo con piatti di pesce e piatti Mongoli accompagnati da una buona bottiglia di Cabernet.
Domani un po' di riposo meritato e visita di Ulan Bator.
Km totali : 15091
Lamps
I templi buddisti di Erdene Zuu a Kharkhorin
I monaci cantano
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