Diventiamo sempre più bravi a smontare velocemente il campo e a caricare il furgone UAZ con il quale sempre lungo piste ci siamo diretti a nord. All'inizio abbiamo cercato di portare Adriana e Paola sulle moto, ma a causa del fondo molto accidentato e la presenza di tratti con sabbia abbiamo desistito per evitare cadute. Dopo circa 40 km la pista è diventata più agevole e abbiamo viaggiato velocemente anche oggi attraverso una steppa desertica senza nessun segno di vita. Per ora la Mongolia ci ha un po' deluso, sembra il deserto del nord Africa. Le nuvole nere che ci avevano seguito hanno pensato bene di bagnarci un po', proprio mentre Giacomo ha bucato. Rigonfiata la ruota con una bomboletta, abbiamo raggiunto il villaggio di Santamargas, quando ormai eravamo quasi senza benzina. Pranzo al sacco e poi volata finale verso Songino sempre su pista finalmente in una bella prateria verde. Il programma prevedeva ancora un campo ma abbiamo preferito fermarci nell'unico albergo del paese, con servizi minimi. Non c'è acqua e la luce va ad intermittenza. Servizi igienici indescrivibili. Ma almeno c'è un letto un po' più comodo. Janka ci ha preparato un'ottima zuppa per cena e ci siamo pure concessi una bottiglia di vino spagnolo trovata in un negozietto locale.
I mongoli sono poco socievoli , sono solo interessati alle moto ma scarsi di sorrisi. Molti adulti vestono il "deel", abito tradizionale mongolo con fascia colorate in vita.
Domani, dopo avere riparato la gomma di Giacomo, procederemo verso Est in direzione di Ulan Bator che raggiungeremo Sabato.
Km totali 13890
Lamps
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