Passaggio di frontiera in poco più di un'ora senza particolari problemi. Dopo la sosta per pranzo con il solito borsh, la zuppa con carne ci siamo diretti verso Bernaul che abbiamo raggiunto verso sera. In Russia le strade sono decisamente migliori ben tenute, larghe e senza buche. In compenso sono molto più trafficate.
Inoltre la campagna è tutta coltivata con immensi campi di erba medica e grano. Ogni tanto si intravedono delle grandi fattorie. I campi ordinati sono intervallati da filari di betulle che rendono il paesaggio simile alle nostre pianure anche se con dimensioni molto più grandi.
Arrivati a Barnaul, dopo due giorni di alberghi mediocri, siamo andati al Gran Hotel Semey, decisamente meglio. La camera doppia costa 40 €.
Barnaul è una città nel sud-ovest della Siberia, capoluogo e maggiore città del Territorio dell'Altai. È un centro industriale e nodo di trasporto stradale, ferroviario e fluviale. Era famosa per le sue miniere d'argento e si è sviluppata molto durante la seconda guerra mondiale , quando qui vennero delocalizzate molte industrie durante l'invasione tedesca.
Per cena siamo andati in un locale dove avevano un bel menù con fotografie che ci ha aiutato a scegliere e abbiamo mangiato del salmone. L'inglese da queste parti è sconosciuto. Sentiamo decisamente bisogno di un po' di cucina italiana.
In questi giorni la stanchezza si è fatta sentire per il caldo e le molte ore di moto. Ma il morale è buono. La Mongolia è molto vicina e ad Ulgji ci raggiungeranno Paola e Adriana in compagnia delle quali in circa 10 giorni raggiungeremo Ulan Bator. Avremo un mezzo di supporto con guida che ci organizzerà i campi.
Domani tappa lunga, oltre 600 km, con due passi a 2500 m. Attraverseremo gli Altai e ci fermeremo in prossimità del confine Mongolo.
Oggi abbiamo perso un'altra ora.
Siamo a + 5 ore rispetto all'Italia.
Km. Totali : 12.229
Lamps
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