mercoledì 14 giugno 2017

14 Giugno 2017 : Isfahan (Iran) - Nella grande piazza della preghiera

Giorno # 10: Isfahan - Km 0

Il canto proveniente dalla vicina moschea dell'Imam Khomeini ci ha dato la sveglia e dopo colazione ci siamo dedicati alla visita della città di Esfahan, città molto antica anche se ha subito parecchie distruzioni durante le invasioni dei mongoli e degli arabi. Conta oltre un milione e mezzo di abitanti, ma complice il Ramadan e il grande caldo, di giorno sembra deserta. Al seguito del nostro fido Sorab e con una buona scorta d'acqua con una temperatura di 35 gradi abbiamo visitato la Moschea del Venerdì, molto antica che è probabilmente l'espressione architettonica più importante della dominazione selgiuchide in Persia intorno all'anno mille. Notevoli le cupole costruite in mattoni e le maioliche che le ricoprono. Di seguito in mezzo ad un grande parco con davanti una grande vasca , visita del padiglione persiano Chehel Sutun, costruito come palazzo reale alla fine del XVI secolo e ampliato dallo scià ʿAbbas II. Il palazzo ha 20 colonne ma viene chiamato Chehel Sutun "Quaranta Colonne" perché riflettendo nella piscina di fronte al palazzo le venti colonne si raddoppiano.

Raggiunti i 38 gradi abbiamo pensato bene di fermarci . Nessuno mangia

di giorno per il Ramadan, ma vi sono dei locali dove, in modo un po' clandestino e senza farsi vedere all'esterno, servono dei pasti ai turisti. Nel tardo pomeriggio visita alla cattedrale armena di Vank del XV secolo, con le pareti affrescate. Nel vicino museo molto risalto e testimonianze del genocidio degli armeni da parte dei turchi. L'Italia è uno degli Stati che lo ha riconosciuto. Finale di giornata sul Si-o-se Pol il ponte dei 33 archi, che scavalca lo Zayandeh rud, purtroppo senz'acqua.

Nei pressi del ponte siamo stati avvicinati da una ragazzina di 9 anni vestita tutta di nero, di nome Mashid, che accompagnata dal nonno, che ci ha chiesto di parlare con noi in inglese per esercitarsi. Alle nostre domande ha risposto con sicurezza in un ottimo inglese e facendo lei stessa della domande a noi. Siamo stati veramente sorpresi dalla sua intraprendenza e intelligenza. Cena normale, abbiamo assaggiato delle trote . Per ora la cucina iraniana non ci ha molto entusiasmato. Anche questa sera dopo il tramonto la gente si riversa nelle strade per godere del fresco e organizzando dei pic nic in ogni spazio verde, comprese le rotonde delle strade e nelle aiuole spartitraffico . La guida Sorab, dice che è normale.

Domani secondo giorno a Esfahan. Lamps

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La moschea del Venerdì 


Sorab spiega la storia della moschea


Interno 




Cavaliere sotto il sole battente 


Così va la moda a Esfahan


Il palazzo delle 40 colonne


Ma le colonne sono 20




La Chiesa Armena Vank


Gli interni affrescati 


Un po' di riposo all'ombra 

Il ponte dei 33 archi, ma il fiume è in secca


Sotto il ponte 


La sveglia Mashid


Mashid dialoga con noi in Inglese 



I bresciani con Mashid

Giochi d'acqua nella piazza Imam


I bambini giocano ovunque


Pic nic nelle aiuole in mezzo al traffico

La moschea dell'Imam di notte

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