11/10/2019 - Gambassi Terme-San Gimignano- 16 km - 92 km totali
Anche oggi bel tempo e temperatura ideale alla partenza da Gambassi Terme : 15 gradi. Poco asfalto e poco fuori Gambassi abbiamo imboccato una piacevole strada bianca che si è snodata tra colline intensamente coltivate a vigneti e olivi. Continui saliscendi anche ripidi hanno reso il percorso mai banale e abbiamo sudato abbondantemente complice anche la temperatura che si è alzata fino a 25 gradi. Alcuni pellegrini sul percorso. Li avevamo già intravisti ieri e oggi li abbiamo incrociati volte. Sono tutti giovani e senza fretta, come noi. Lungo il percorso il Santuario di Pancole, non molto antico, ma molto venerato nella zona. Alla fine dell’ultima guerra fu inspiegabilmente distrutto dai tedeschi, ma poi ricostruito. Più avanti, la Pieve romanica di Cellole, già nota nel X secolo ed ora sede di un monastero della comunità di Bose. Proseguendo nel cammino, il profilo delle torri di San Gimignano si è fatto sempre più vicino e dopo un ultimo tratto di noiosa strada asfaltata in balia del traffico siamo entrati attraverso una porta medioevale in San Gemignano. Dalla quiete della campagna Toscana ci siamo trovati in mezzo ad una fiumana di turisti di ogni nazionionalitá che si aggiravano nel borgo con il naso all’insù ammirando la bellezza del posto dominata dalle 15 torri . Numerosi negozi di souvenir e paccottiglie varie nelle vie e turisti che bivaccavano ovunque. Ci siamo sentiti un po’ spaesati e ci siamo ritirati in una trattoria a consolarci con un piatto di pici al ragù e bruschette col lardo di colonnata. Abbiamo quindi raggiunto il nostro allloggio, un piccolo appartamento ristrutturato con molta cura appena dietro la piazza principale. Non eravamo molto stanchi, avevamo percorso non molti chilometri e quindi ci siamo dedicati sul tardi alla visita della collegiata di Santa Maria Assunta, tutta affrescata con cicli del testamento da Taddeo da Bartolo e altri pittori senesi del ‘300. Salita alla Rocca con splendida vista sulle torri e dove al suo interno uno strano personaggio vestito da Dante recitava la Divina Commedia. Cena al "Ceppo fiorentino", volevamo mangiare la famosa carne del posto, ma viste le dimensioni di una fiorentina di 1,5 kg, non c’è la siamo sentita, anche perché Ugo aveva scelto un menù vegetariano. Abbiamo ripiegato sul filetto e delle costolette di agnello, comunque molto buoni. Passeggiata serale a godere di una San Gimignano finalmente deserta . A letto presto, domani ci aspetta la tappa più impegnativa di oltre 30 chilometri, fino a Monteriggioni.
Anche oggi bel tempo e temperatura ideale alla partenza da Gambassi Terme : 15 gradi. Poco asfalto e poco fuori Gambassi abbiamo imboccato una piacevole strada bianca che si è snodata tra colline intensamente coltivate a vigneti e olivi. Continui saliscendi anche ripidi hanno reso il percorso mai banale e abbiamo sudato abbondantemente complice anche la temperatura che si è alzata fino a 25 gradi. Alcuni pellegrini sul percorso. Li avevamo già intravisti ieri e oggi li abbiamo incrociati volte. Sono tutti giovani e senza fretta, come noi. Lungo il percorso il Santuario di Pancole, non molto antico, ma molto venerato nella zona. Alla fine dell’ultima guerra fu inspiegabilmente distrutto dai tedeschi, ma poi ricostruito. Più avanti, la Pieve romanica di Cellole, già nota nel X secolo ed ora sede di un monastero della comunità di Bose. Proseguendo nel cammino, il profilo delle torri di San Gimignano si è fatto sempre più vicino e dopo un ultimo tratto di noiosa strada asfaltata in balia del traffico siamo entrati attraverso una porta medioevale in San Gemignano. Dalla quiete della campagna Toscana ci siamo trovati in mezzo ad una fiumana di turisti di ogni nazionionalitá che si aggiravano nel borgo con il naso all’insù ammirando la bellezza del posto dominata dalle 15 torri . Numerosi negozi di souvenir e paccottiglie varie nelle vie e turisti che bivaccavano ovunque. Ci siamo sentiti un po’ spaesati e ci siamo ritirati in una trattoria a consolarci con un piatto di pici al ragù e bruschette col lardo di colonnata. Abbiamo quindi raggiunto il nostro allloggio, un piccolo appartamento ristrutturato con molta cura appena dietro la piazza principale. Non eravamo molto stanchi, avevamo percorso non molti chilometri e quindi ci siamo dedicati sul tardi alla visita della collegiata di Santa Maria Assunta, tutta affrescata con cicli del testamento da Taddeo da Bartolo e altri pittori senesi del ‘300. Salita alla Rocca con splendida vista sulle torri e dove al suo interno uno strano personaggio vestito da Dante recitava la Divina Commedia. Cena al "Ceppo fiorentino", volevamo mangiare la famosa carne del posto, ma viste le dimensioni di una fiorentina di 1,5 kg, non c’è la siamo sentita, anche perché Ugo aveva scelto un menù vegetariano. Abbiamo ripiegato sul filetto e delle costolette di agnello, comunque molto buoni. Passeggiata serale a godere di una San Gimignano finalmente deserta . A letto presto, domani ci aspetta la tappa più impegnativa di oltre 30 chilometri, fino a Monteriggioni.
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Gambassi - San Gimignano: 16 km
Uscita da Gambassi
Paesaggio toscano
Tra le colline
Aratri
Sosta con degustazione vino
Qualche pellegrino cammina con noi
Il Santuario di Pancole
Un intruso
Il Santuario
Il profilo di San Gimignano all’orizzonte
La Pieve di Cellole
Maneggio tra le colline
Reso San Gimignano
Entrata a San Gimignano dalla porta di San Matteo
Invasione di turisti
Le torri ci danno il benvenuto
La piazza del Duomo con la collegiata
Un bicchiere di Chianti alla salute di San Gimignano
Splendidi affreschi alla Collegiata
Le torri al tramonto
San Gimignano by night
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