6 ore - Dislivello 1350 m. 15 chilometri
Al risveglio nevica intensamente. Noi siamo un po’ preoccupati. Le guide Marco e Martino un po’ meno. Si prevede una schiarita.
Partiamo sotto la neve e costeggiamo il fiordo per qualche chilometro. Lasciati furgoni a lato della strada, ci inoltriamo in una valletta tra un bosco fitto di piccole betulle. Marco traccia indefesso. La neve è un po’ pesante. Continuiamo a salire e finalmente dopo un po’ di saliscendi usciamo dal bosco. Il sole appare tra le nuvole e tutto ci sembra più bello. I pendii non sono difficili, anche se abbiamo superato con strette serpentine alcuni tratti ripidi. Raggiunto un colle ci siamo diretti alla vetta della nostra meta, il Rieppetinden. Il passo è buono e tutta la compagnia sembra in forma. Appena messo piede sulla cima un forte vento ci ha dato il benvenuto con raffiche di nevischio che ci hanno reso difficili i preparativi per la discesa con giacche a vento e pelli di foca che svolazzavano da tutte le parti. Neve ventata e visibilità molto scarsa hanno reso difficoltosa la discesa dalla cima e le guide hanno avuto il loro da fare a non perdere qualche scialpinista. Finalmente raggiunto il bosco la situazione è migliorata e siamo riusciti a fare delle belle curve, prestando attenzione ai numerosi arbusti lungo il percorso. Rientrati alle nostre casette, docce e sauna ci hanno ritemprato velocemente. Alessandro prima di cena ha sfoggiato le sue doti da Barman preparando un ottimo negroni. Cena con salmone e baccalà preparata da Edoardo, che si dimostra un ottimo cuoco.
Dopo un po’ di chiacchere e qualche grappino non abbiamo avuto problemi ad addormentarci. Domani dovrebbe nevicare ancora un po’, però si prevede una schiarita durante il giorno. Ma non ci preoccupiamo, il meteo è così da queste parti.
Nessun commento:
Posta un commento