Giorno # 4 - Amasya (Turchia) 580 km . Totali km : percorsi 2150
Oggi siamo partiti con più calma, anche perché abbiamo perso un po' di tempo a cambiare i soldi in quanto nelle banche non cambiano e abbiamo dovuto trovare un cambiavalute.
Imboccata la E80 in direzione Ankara abbiamo viaggiato velocemente verso Est arrivando nel tardo pomeriggio ad Amasya dopo aver percorso 580 km. Strada veloce a 4 corsie anche se un po' trafficata. Poche soste per i rifornimenti e per pausa pranzo. Abbastanza caldo ma sopportabile. Notiamo che Il digiuno del Ramadan è molto osservato e quei pochi che mangiano lo fanno con discrezione. Anche noi a pranzo abbiamo mangiato un po' appartati in un locale, ma le fettine di agnello erano ottime. Da bere servono solo acqua e tè . Bello il paesaggio, molto verde con coltivazioni di riso e grano. Piccoli villaggi sparsi nelle campagne ognuno col il suo minareto e la moschea dal tetto color argento.
La città di Amasya dove ci siamo fermati è in una stretta gola del fiume Yesilirmk e risale al III secolo a.C. Le rovine della cittadella sorgono su rupe scoscesa, nella quale scolpite nella roccia, vi sono imponenti tombe rupestri romane che vengono illuminate di notte, creando un'atmosfera spettacolare.
Nel quartiere di Hatuniye (Yaliboyu), situato sulla riva nord del fiume Yesilirmak, è possibile ammirare palazzi turchi di legno o "konak", restaurati e riportati al loro antico splendore.
Ci siamo fermati all'albergo Apple palace che domina la città. Molta gente a cena, che per un certo tempo sedeva davanti alla tavola imbandita senza mangiare. Poi un colpo di cannone seguito dal canto del muezzin ha dato il via alla cena e tutti hanno iniziato a mangiare. Noi eravamo già al secondo. Abbiamo cercato di farci portare una birra, ma senza successo. Anche questo è il Ramadan. Passeggiata serale in paese, con molta gente in strada. Suggestive le case ottomane lungo il fiume illuminate . Domani ci aspetta una tappa un po' più lunga, circa 700 km. Prevediamo di arrivare ad Agri, non molto distante dalla frontiera con l'Iran . Lamps
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Campi coltivati a riso
Vedo Marco già "asciugato". Buona continuazione. lamps
RispondiEliminaFrancesco