Giorno # 6 : Agri (Turchia) - Tabriz (Iran) 405 km - Km Totali percorsi : 3305
Anche oggi sole e caldo ci hanno accompagnato per tutto il giorno. Lasciata Agri abbiamo raggiunto dopo 130 km la città di Dogubayazit vicino alla con frontiera con l'Iran. Sullo sfondo della pianura si poteva vedere la vetta slanciata del monte Ararat, alto 5.137 m su cui secondo la leggenda si sarebbe arenata l'arca di Noè. Sulle pendici del monte ancora parecchia neve. Ottima meta scialpinistica. Le operazioni di frontiera sono state abbastanza veloci e in due ore siamo entrati in Iran. Ci hanno dato una mano due "facilitator" in entrambe le dogane, che ci hanno fatto evitare tutte le code e la ricerca dei vari uffici dove mettere i numerosi timbri sui documenti. I pochi soldi che chiedono sono sicuramente ben spesi. Abbiamo pagato anche la multa di ieri. In attesa di passare abbiamo incontrato un altro ciclista solitario, Alessandro, spagnolo di Alicante che stava pedalando da oltre quattro mesi per raggiungere la Thailandia dalla Spagna. Grande. Gli iraniani si sono mostrati molto gentili e ci hanno fatto accomodare in una saletta, dove una funzionaria con buon inglese ci ha fatto un po' di domande sul nostro viaggio e ci ha dato informazioni sul cambio e sugli hotel. Fuori molto caldo. Centinaia di TIR in attesa dei controlli doganali in sosta lungo le strade e nei piazzali. Vita grama per i camionisti da queste parti.
Ripreso il nostro viaggio in terra iraniana, ci siamo dovuti ben presto adeguare al cattivo stato delle strade , piene di buche soprattutto nei centri abitati, al traffico molto intenso e alla guida spericolata degli Iraniani. Ci vorrà molta attenzione nei prossimi giorni. Dopo la frontiera il panorama è rapidamente cambiato e per parecchi chilometri abbiamo percorso una zona quasi desertica, poco abitata e molto calda.
Il termometro della moto ha segnato 39.5 gradi. Il caldo accompagnato da un fastidioso vento trasversale ci ha provato abbastanza e solo alcune provvidenziali soste ci hanno ridato energie per proseguire. Verso l'imbrunire siamo arrivati a Tabriz, città importante con un milione e mezzo di abitanti. Solito traffico caotico, però molti iraniani ci salutano e suonano il clacson, si ha l'impressione che siano molto socievoli. Finalmente abbiamo raggiunto l'hotel e dopo una salutare doccia cena discreta con pollo e pesce. Di bevande alcoliche nemmeno l'ombra. Siamo al terzo giorno di astinenza dell'alcol. Domani raggiungeremo Tehran dopo oltre 600 km. La strada dovrebbe essere buona, ma il caldo non ci abbandonerà. Berremo qualche litro d'acqua. Lamps
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La verde Turchia |
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Evoluzioni sotto il Monte Ararat |
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Alexandro dalla Spagna in Thailandia |
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TIR in attesa alla frontiera |
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A questo iraniano piace il nostro casco |
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Venditore di frutta secca |
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Sempre più caldo |
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