Giorno # 14 : - Yazd - Shiraz - 480 km totali 5270 km
Post di Claudio
Oggi abbandoniamo i vicoli di Yadz alle 8 per sfruttare qualche ora di temperature miti, visto che la tappa che ci porta a Shiraz è lunga (460 km) e sono previste due soste lungo il percorso. La strategia funziona... per le prime ore il termometro, complice anche la salita all'immancabile passo di quasi 2500 metri si mantiene tra i 28 e i 30 gradi. Fuori Yadz, dopo esserci fermati brevemente a vedere le torri del silenzio, dove gli Zoroastriani seppellivano i morti, ci rituffiamo nell'ormai solito deserto di terra e sassi, monotono ( ne abbiamo visto di piu' coinvolgenti in altre parti del mondo). Dopo 160 km sosta ad Abarkuh per dare uno sguardo ad una yakh- chal (letteralmente una "ghiacciaia" ) risalente a circa 200 anni fa, un enorme cupola in mattoni emerge dal suolo a coprire una altrettanto vasta buca nella quale veniva stivata la neve. Pare che questa sorta di frigoriferi venisse talvolta donata alle comunita' da personaggi altolocati. Si riparte per un breve tratto fino ad una specie di autogrill per la meritata sosta pranzo... il piatto forte oggi e' pollo arrosto condito con salsa al melograno... insolito, ma gustoso!! Da qui in poi il panorama cambia... dapprima costeggiamo una zona montuosa fino a Pasargade. Il sito archeologico e' dal 2004 patrimonio dell'Unesco e in una piana desertica conserva poche vestigia sparse, tra le quali un mausoleo che avrebbe custodito la tomba di Ciro il Grande. La sepoltura di questo illuminato sovrano sarebbe stata risparmiata nel corso delle numerose invasioni avvicendatesi nei secoli ( a partire da Alessandro Magno, passando per gli Arabi e poi i Mongoli). Con qualche sforzo di immaginazione il luogo qualche suggestione la trasmette. Finita la visita la temperatura sale per avvicinarsi ai 38 gradi... ormai uno standard al quale ci stiamo avvicinando. Mancano 120 chilometri a Shiraz.. l'ambiente cambia nuovamente... l'altopiano si fa verde e giallo di coltivazioni ( grano e imprecisate verdure), tornano a farsi vedere alberi ad alto fusto che in alcune zone si raggruppano in piccoli boschi a muovere il paesaggio. Le montagne circostanti su fanno addirittura verdeggianti... insomma una pausa nel panorama desertico che ci accompagna fino a Shiraz...( ma di vigneti... nemmeno l'ombra). Ora due giorni di sosta per conoscere una della citta' simbolo di questo affascinante Paese e il mito di Persepoli. Lamps
Da Yazd a Shiraz: 480 km
Le torri del silenzio
Post di Claudio
Oggi abbandoniamo i vicoli di Yadz alle 8 per sfruttare qualche ora di temperature miti, visto che la tappa che ci porta a Shiraz è lunga (460 km) e sono previste due soste lungo il percorso. La strategia funziona... per le prime ore il termometro, complice anche la salita all'immancabile passo di quasi 2500 metri si mantiene tra i 28 e i 30 gradi. Fuori Yadz, dopo esserci fermati brevemente a vedere le torri del silenzio, dove gli Zoroastriani seppellivano i morti, ci rituffiamo nell'ormai solito deserto di terra e sassi, monotono ( ne abbiamo visto di piu' coinvolgenti in altre parti del mondo). Dopo 160 km sosta ad Abarkuh per dare uno sguardo ad una yakh- chal (letteralmente una "ghiacciaia" ) risalente a circa 200 anni fa, un enorme cupola in mattoni emerge dal suolo a coprire una altrettanto vasta buca nella quale veniva stivata la neve. Pare che questa sorta di frigoriferi venisse talvolta donata alle comunita' da personaggi altolocati. Si riparte per un breve tratto fino ad una specie di autogrill per la meritata sosta pranzo... il piatto forte oggi e' pollo arrosto condito con salsa al melograno... insolito, ma gustoso!! Da qui in poi il panorama cambia... dapprima costeggiamo una zona montuosa fino a Pasargade. Il sito archeologico e' dal 2004 patrimonio dell'Unesco e in una piana desertica conserva poche vestigia sparse, tra le quali un mausoleo che avrebbe custodito la tomba di Ciro il Grande. La sepoltura di questo illuminato sovrano sarebbe stata risparmiata nel corso delle numerose invasioni avvicendatesi nei secoli ( a partire da Alessandro Magno, passando per gli Arabi e poi i Mongoli). Con qualche sforzo di immaginazione il luogo qualche suggestione la trasmette. Finita la visita la temperatura sale per avvicinarsi ai 38 gradi... ormai uno standard al quale ci stiamo avvicinando. Mancano 120 chilometri a Shiraz.. l'ambiente cambia nuovamente... l'altopiano si fa verde e giallo di coltivazioni ( grano e imprecisate verdure), tornano a farsi vedere alberi ad alto fusto che in alcune zone si raggruppano in piccoli boschi a muovere il paesaggio. Le montagne circostanti su fanno addirittura verdeggianti... insomma una pausa nel panorama desertico che ci accompagna fino a Shiraz...( ma di vigneti... nemmeno l'ombra). Ora due giorni di sosta per conoscere una della citta' simbolo di questo affascinante Paese e il mito di Persepoli. Lamps
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