Giorno # 11 : Isfahan - Km 0
Isfahan è una città importante e un giorno per visitarla non è sufficiente. La mattina ci si alza e non ci sono sorprese meteo : cielo terso e temperatura che alle 9 é già oltre i 35 gradi. In compenso il caldo è molto secco e sopportabile. Molta parte della giornata è stata dedicata a visitare le moschee e i palazzi che si affacciano sulla piazza Imām Khomeini, chiamata un tempo Meydān-e Shāh ("Piazza dello Scià", sottintendendo ʿAbbās I). È una delle piazze più grandi del mondo e tutto il suo complesso è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità nel 1979. Le sue dimensioni sono impressionanti con vasche d'acqua al centro e portici su tutti i lati, pieni di negozi .
Sulla piazza si affacciano due grandi. Moschee con cupole colorate e pareti intarsiate : la Moschea dello Scià, che è la principale moschea della città che sorge sul lato Sud di Piazza. Venne eretta a partire dal 1629 su ordine dello scià Abbas I il grande ed è una delle più rinomate dell'Iran islamico. E la Moschea dello Sceicco Lotfollah sempre errata nel 1600 da Abbas 1 .
Sempre sulla piazza sorge il palazzo Ali Qapu che venne eretto all'inizio del XVII secolo come residenza degli Scià di Persia .
Nella moschea principale ci ha ricevuto un sacerdote, il quale in un perfetto inglese ci ha chiesto le nostre impressioni dell'Iran, ha risposto alle nostre domande e augurandoci buon viaggio ci ha invitato a tornare. È significativo questo sforzo di comunicare e aprirsi agli stranieri.
Riposo lontano dal caldo nelle ore centrali della giornata. Ne abbiamo approfittato per fare manutenzione alle moto, che fino ad ora si sono comportate egregiamente. Verso sera visita al Bazar per un po' di shopping, anche se molti negozi erano chiusi perché oggi ricorre l'anniversario della morte di Alì, genero di Maometto e primo Imam secondo gli sciiti. Infatti in città avevamo notato parecchie bandiere nere, che ci avevano preoccupato, ma erano solo per questa ricorrenza.
I contatti con I locali sono frequenti, ci osservano, ci salutano e spesso chiedono di farsi fotografare con noi. Oggi due freschi sposini hanno voluto farsi fotografare con noi e in un bar un gruppo di ragazze ha voluto un fotografia con Claudio.
Le nostre ragazze hanno migliorato molto la loro convivenza col velo. Lo portano con disinvoltura e senza troppi problemi. Forse lo terranno anche in Italia. Cena con il solito menù a base di carne. Non c'è molta varietà. In compenso abbiamo assaggiato un buon gelato allo zafferano di cui l'Iran è un produttore. Non male. Come al solito a sera tarda la grande piazza si è riempita. Un canto senza fine probabilmente per commemorare Ali e grande partecipazione della folla quasi tutta vestita di nero. Moltissimi giovani. Una scena che fa riflettere. Domani ripartiremo verso Sud e faremo tappa Yazd.
Lamps
Foto di gruppo con gli sposini
La moschea dello sceicco Lot Follah
Piedi al fresco nella fontana
Corteggiamenti Iraniani
La cupola della moschea dello scià
Carrozze a cavallo nella piazza
Scambio di idee con il sacerdote sciita
Foto ricordo
La cupola perennemente in restauro
Giochi d'acqua nella piazza
Un giro in carrozza
Si trova tutto
Volti
Isfahan è una città importante e un giorno per visitarla non è sufficiente. La mattina ci si alza e non ci sono sorprese meteo : cielo terso e temperatura che alle 9 é già oltre i 35 gradi. In compenso il caldo è molto secco e sopportabile. Molta parte della giornata è stata dedicata a visitare le moschee e i palazzi che si affacciano sulla piazza Imām Khomeini, chiamata un tempo Meydān-e Shāh ("Piazza dello Scià", sottintendendo ʿAbbās I). È una delle piazze più grandi del mondo e tutto il suo complesso è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità nel 1979. Le sue dimensioni sono impressionanti con vasche d'acqua al centro e portici su tutti i lati, pieni di negozi .
Sulla piazza si affacciano due grandi. Moschee con cupole colorate e pareti intarsiate : la Moschea dello Scià, che è la principale moschea della città che sorge sul lato Sud di Piazza. Venne eretta a partire dal 1629 su ordine dello scià Abbas I il grande ed è una delle più rinomate dell'Iran islamico. E la Moschea dello Sceicco Lotfollah sempre errata nel 1600 da Abbas 1 .
Sempre sulla piazza sorge il palazzo Ali Qapu che venne eretto all'inizio del XVII secolo come residenza degli Scià di Persia .
Nella moschea principale ci ha ricevuto un sacerdote, il quale in un perfetto inglese ci ha chiesto le nostre impressioni dell'Iran, ha risposto alle nostre domande e augurandoci buon viaggio ci ha invitato a tornare. È significativo questo sforzo di comunicare e aprirsi agli stranieri.
Riposo lontano dal caldo nelle ore centrali della giornata. Ne abbiamo approfittato per fare manutenzione alle moto, che fino ad ora si sono comportate egregiamente. Verso sera visita al Bazar per un po' di shopping, anche se molti negozi erano chiusi perché oggi ricorre l'anniversario della morte di Alì, genero di Maometto e primo Imam secondo gli sciiti. Infatti in città avevamo notato parecchie bandiere nere, che ci avevano preoccupato, ma erano solo per questa ricorrenza.
I contatti con I locali sono frequenti, ci osservano, ci salutano e spesso chiedono di farsi fotografare con noi. Oggi due freschi sposini hanno voluto farsi fotografare con noi e in un bar un gruppo di ragazze ha voluto un fotografia con Claudio.
Le nostre ragazze hanno migliorato molto la loro convivenza col velo. Lo portano con disinvoltura e senza troppi problemi. Forse lo terranno anche in Italia. Cena con il solito menù a base di carne. Non c'è molta varietà. In compenso abbiamo assaggiato un buon gelato allo zafferano di cui l'Iran è un produttore. Non male. Come al solito a sera tarda la grande piazza si è riempita. Un canto senza fine probabilmente per commemorare Ali e grande partecipazione della folla quasi tutta vestita di nero. Moltissimi giovani. Una scena che fa riflettere. Domani ripartiremo verso Sud e faremo tappa Yazd.
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La grande piazza dello scià
La moschea dello scià
Le ragazze con la sposa
Il palazzo Alì Quapu
Una pausa al fresco
Interno del palazzo Quapu
Nel Bazarvdi Esfahan
Abili artigiani
La linea di marco comincia ad essere invidiabile. Continua così. Un saluto a tutti
RispondiEliminaFrancesco