Giorno # 13 - Yazd Km 0
L'hotel Fazeni è stato ricavato da una casa con un cortile interno con una fontana su cui si affacciano le camere su due piani. Molto tranquillo e ottima dormita. Di buon mattino ci siamo incamminati per la città ancora deserta. Le ragazze col velo, Marida ne cambia uno al giorno e ogni giorno lo sposta un po' indietro. Ogni tanto la guardano storta. Molto caldo fine dalle prime ore del giorno.
La città di Yazd vanta 3.000 anni di storia ed è stata un centro zoroastriano dall'antichità. A causa della remota posizione nel deserto e della difficoltà di raggiungerla, Yazd si è conservata pressoché intatta dalle distruzioni delle guerre. Anche qui visita alla moschea del Venerdì, con due minareti alti 52 metri e una cupola intarsiata. Ci siamo poi addentrati nella città vecchia camminando in stradine tra alti muri di argilla rossa che permettono di camminare nell'ombra. Interessante la prigione di Alessandro, di cui non si sa bene l'origine e una casa in cui abbiamo potuto verificare l'efficacia delle torri che catturano il vento, canalizzandolo all'interno della casa e creando una piacevole ventilazione naturale. Nel tempo. Prima di pranzo visita al
Tempio del fuoco di Yazd, dove secondo il culto zorastriano viene custodito "Il fuoco vittorioso". In effetti dietro una vetrata su un grande braciere bruciava un ceppo di legno. Il fuoco non viene mai lascito spegnere.In Iran gli zoroastriani praticano la loro religione dal 400 a.C
Buon pranzo in un ristorante aperto ai turisti con molta verdura e ottime melanzane. I pasti costano poco, 10-15 Euro a testa. Si rimane sempre un po' perplessi quando si paga il conto per 8 persone e chiedono 3 milioni di Riyal (70 Euro).
Nelle ore centrali della giornata siamo stati rintanati in albergo, troppo caldo per fare visite, verso sera Sohrab ci ha portato a vedere Il Varzesh-e pahlavānī che significa "Sport degli antichi", è una disciplina di ginnastica e lotta tradizionale della Persia . Ma i lottatori in costume non si toccano, fanno solo esercizi ginnici e usano attrezzi al ritmo di tamburi.
Prima di cena visita al Giardini Dolat Abad, dove un piccolo padiglione circondato da un giardino persiano con canali d'acqua, numerose piante di vite e una torre del vento alta 33 m. Il giardino è inserito nella lista Unesco come patrimonio dell'umanità.
Buona cena in un ristorante con giardino, dove abbiamo finalmente goduto del fresco serale . Domani si riparte verso Sud, arriveremo a Shiraz dopo circa 450 km. Le previsioni dicono che il caldo non ci darà tregua. Lamps
L'interno dell'Hotel Fazemi
La moschea del Venerdì
Il Mihrab della moschea
Particolare degli intarsi
Pausa caffè
Marco ne approfitta
Le ingegnose torri del vento
La prigione di Alessandro
Non mancano occasioni di Shopping
Tra i vicoli della città vecchia
Il velo di Marida arretra ogni giorno
Motorini col parasole
Il tempio Zoroastriano del fuoco eterno
Il fuoco eterno
Il faravahar simbolo dello zoroastrismo
All'ombra, mentre Sohrab spiega
I danzatori di Varsesh
I giardini Dolab
Ci sono anche piante di vite
L'hotel Fazeni è stato ricavato da una casa con un cortile interno con una fontana su cui si affacciano le camere su due piani. Molto tranquillo e ottima dormita. Di buon mattino ci siamo incamminati per la città ancora deserta. Le ragazze col velo, Marida ne cambia uno al giorno e ogni giorno lo sposta un po' indietro. Ogni tanto la guardano storta. Molto caldo fine dalle prime ore del giorno.
La città di Yazd vanta 3.000 anni di storia ed è stata un centro zoroastriano dall'antichità. A causa della remota posizione nel deserto e della difficoltà di raggiungerla, Yazd si è conservata pressoché intatta dalle distruzioni delle guerre. Anche qui visita alla moschea del Venerdì, con due minareti alti 52 metri e una cupola intarsiata. Ci siamo poi addentrati nella città vecchia camminando in stradine tra alti muri di argilla rossa che permettono di camminare nell'ombra. Interessante la prigione di Alessandro, di cui non si sa bene l'origine e una casa in cui abbiamo potuto verificare l'efficacia delle torri che catturano il vento, canalizzandolo all'interno della casa e creando una piacevole ventilazione naturale. Nel tempo. Prima di pranzo visita al
Tempio del fuoco di Yazd, dove secondo il culto zorastriano viene custodito "Il fuoco vittorioso". In effetti dietro una vetrata su un grande braciere bruciava un ceppo di legno. Il fuoco non viene mai lascito spegnere.In Iran gli zoroastriani praticano la loro religione dal 400 a.C
Buon pranzo in un ristorante aperto ai turisti con molta verdura e ottime melanzane. I pasti costano poco, 10-15 Euro a testa. Si rimane sempre un po' perplessi quando si paga il conto per 8 persone e chiedono 3 milioni di Riyal (70 Euro).
Nelle ore centrali della giornata siamo stati rintanati in albergo, troppo caldo per fare visite, verso sera Sohrab ci ha portato a vedere Il Varzesh-e pahlavānī che significa "Sport degli antichi", è una disciplina di ginnastica e lotta tradizionale della Persia . Ma i lottatori in costume non si toccano, fanno solo esercizi ginnici e usano attrezzi al ritmo di tamburi.
Prima di cena visita al Giardini Dolat Abad, dove un piccolo padiglione circondato da un giardino persiano con canali d'acqua, numerose piante di vite e una torre del vento alta 33 m. Il giardino è inserito nella lista Unesco come patrimonio dell'umanità.
Buona cena in un ristorante con giardino, dove abbiamo finalmente goduto del fresco serale . Domani si riparte verso Sud, arriveremo a Shiraz dopo circa 450 km. Le previsioni dicono che il caldo non ci darà tregua. Lamps
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