Giorno # 26 : Sukkur - Multan 490 km - Km totali : 7884
Avevamo cantato vittoria troppo presto. Stavamo caricando le moto ed è comparso il pick up della polizia che molto gentilmente ci ha informato che anche oggi saremmo stati scortati. Momento di scoraggiamento. Per fortuna in questa regione , il Sindh e in quella successiva, il Punjab, la polizia è meglio attrezzata. Pick up efficienti, buona velocità e pochi cambi. Così siamo partiti da Sukkur e dopo avere attraversato una serie di sbarramenti sul fiume Indo, abbiamo viaggiato a lungo su una strada a quattro corsie col fondo a tratti irregolare. Sulla strada traffico di ogni tipo: asini e cammelli con carretti, coloratissimi camion stracarichi, autobus che vanno a velocità folle, nugoli di motorini cinesi con anche 5 persone a bordo, Tuc Tuc stracolmi di persone, auto che ti seguono a pochi centimetri suonando e sfanalando. Ti sorpassano indifferentemente a destra e a sinistra. Non è mai una guida rilassata, ma dopo un po' ci si adegua. Comunque sempre massima attenzione e occhi aperti davanti e dietro per uscire indenni da questa strade. Per fortuna il paesaggio è cambiato. Campagna molto più verde, coltivazioni di mais e riso, molti animali tra cui mandrie di bufale che prendono il fresco nell'acqua.La vicinanza del fiume Indo ha sicuramente un effetto benefico su tutto il sistema. Le varie scorte sono comunque gentili e socializzano volentieri. Oggi abbiamo distribuito a loro qualche campione dello spazzolino IKO per lavare i denti senza dentifricio del nostro sponsor Melo. Marco ha fatto loro una dimostrazione di come deve essere usato. Erano tutti molto curiosi e divertiti. Qualche sosta é durata più a lungo per aspettare il cambio scorta. Per pranzo un po' di biscotti. Temperatura non elevata, massimo 38 gradi, ma molto più umido. La vicinanza del fiume si sente. Finalmente verso le 6 siamo entrati in Multan che è una città di circa 2 milioni di persone. Solito traffico caotico, nel quale la nostra scorta si è gettata con la sirena accesa, agevolandoci molto. Marco si è fermato alla Ghangla house, gestita da un motociclista Pakistano. Io e Claudio siamo andati all'hotel Ramada. Dopo una settimana di sistemazioni precarie, sentivamo il bisogno di un po' di confort occidentale. Il bagno nella vasca è risultato particolarmente gradito. Finalmente una cena decente al buffet dell'albergo. Domani ci hanno confermato che saremo di nuovo scortati. Sigh!. Cercheremo di raggiungere Armistar in India dopo 450 km, ma la frontiera chiude alle 17.00. Ce la faremo? Inshallah. Lamps