Giornata serena e temperatura ideale per viaggiare in moto.
Poco dopo Uralsk ancora un incontro ravvicinato con la Polizia Kazaka, in agguato per fare cassa. Veramente poco gradevoli gli incontri con loro.
Come previsto i 150 km di strada verso il confine russo erano molto sconnessi , con molte buche e tratti non asfaltati, che ci hanno rallentato molto. Operazioni di frontiera completate in un'ora, anche se un poliziotto russo insisteva per fare smontare la sella della moto di Marco per controllare. Ma dopo aver spiegato che non era un'operazione semplice ci ha lasciati andare .
Le strade russe non avevano buche, ma un fondo molto irregolare che ha reso la guida poco piacevole. Ci siamo fermati in un bar gestito da Armeni dove si festeggiava una festa di compleanno e dove un suonatore di chitarra ci ha invitato a cantare "sono un italiano vero" di Toto Cotugno, famosissima da queste parti. Forse per le nostre performance canore, ma il pranzo ci è stato offerto. Brava gente.
In serata un po' cotti siamo arrivati a Saratov, città di quasi un milione di abitanti. È un importante porto sul Volga e in grosso centro industriale, sede di studi di ricerca e università.
Per raggiungerla si attraversa un lungo ponte di alcuni km sul Volga, che sembra un lago, solcato da chiatte per trasporto . Sulle rive la gente fa il bagno.
Cena in centro dove c'è una bella zona pedonale molto frequentata Anche qui una bella gioventú.
Domani ci sposteremo verso Sud lungo il Volga per raggiungere Stalingrado, che ora si chiama Volgograd, per rivedere uno dei luoghi più importanti dell'ultima guerra .
Oggi abbiamo recuperato due ore. Siamo a + 1 rispetto all'Italia.
Km totali : 21468 - Giorni di viaggio 57
Lamps
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