Giorno # 34 - Bikaner. - Jaisalmer 335 km - Km totali : 10310
Oggi abbiamo superato il traguardo dei 10.000 km in poco più di un mese, soste incluse. Non male. L'hotel Kishan Palace, dove abbiamo alloggiato, nonostante il nome, ci ha molto deluso. Le descrizioni sula Lonely Planet e su internet sono state fuorvianti. Condizionamento poco efficiente, Wifi lentissimo, igiene scarsa. La mia camera non era stata preparata e c'erano lenzuola dal colore sospetto sul letto. Il titolare, sempre grondante di sudore cercava scusarsi. In compenso si è offerto di portarci, a pagamento, al tempio dei topi che si chiama Karin Mata a 30 km da Bikaner.
Un luogo unico al mondo dove a essere venerati sono i ratti. Migliaia e migliaia di topi scuri adorati e nutriti dai fedeli come divinità. La leggenda narra che un giorno Karin Mata, saggia indiana , chiese a Yama il Dio delle morte, di riportare in vita il suo figliastro, Laxman annegato in un lago. Yama da prima inremovibile alla fine cedette alle suppliche della donna concedendo al ragazzo di rincarnarsi in un Ratto, questa concessione non fu solo per Laxman ma bensì per tutti i figli maschi di Karni Mata. Nel tempio bisogna entrare senza scarpe o con le calze per chi non se la sente. All'interno i topi scorrazzano tra le mura dl tempio e corrono veloci in mezzo alle gambe . Nella sacra cripta, in cui ci è vietato l’accesso, si arrampicano sulle spalle e sulle braccia dei fedeli, che in cambio offrono loro polpette dolci, le stesse vendute a poche decine di rupie sui carretti fuori dal tempio. I topi sono anche golosi di latte.Viene versato in larghi recipienti e loro si mettono ordinati sui bordi e succhiano con avidità. Guai a calpestare o uccidere un topo, segno di grande sventura. Invece chi riesce a vedere un rarissimo topo albino si propizia la grazia della Dea. Noi non l'abbiamo visto. Luogo impressionante questo tempio, sia per i topi sia per la devozione dei fedeli. Siamo comunque usciti volentieri. Ritornati a Bikaner abbiamo visitato il forte Junagarh . Molto imponente, costruito nel 1590 con la caratteristica arenaria rossa. Gli interni sono stati ristrutturati e molto ben conservati con numerosi reperti delle varie famiglie dei maharaja, tra cui una aereo donato dagli Inglesi come riconoscimento per l'impegno di queste popolazioni durante le guerre mondiali. Saliti su un Tuc Tuc ci siamo immersi nel dedalo delle stradine della città vecchia dove abbiamo visto un tempio giainista.
Nel ritornare in albergo siamo stati bloccati in un ingorgo infernale causato da una manifestazione contro la recente tassa governativa del 28 % su beni e servizi (GST), che viene applicata anche a noi su ogni conto che paghiamo.
Nel pomeriggio ci siamo spostati da Bikaner a Jaisalmer che abbiamo raggiunto dopo 335 km. Strade non molto belle con molti lavori in corso che ci hanno rallentato non poco. Paesaggio sempre più desertico, campagna poco coltivata e molte acacie tra cui si aggirano numerose le mucche sacre, sempre più magre e comunque intenzionate a farsi investire con i loro attraversamenti improvvisi.
A Jaisalmer ci fermeremo un giorno. C'è molto da vedere. Questa volta abbiamo scelto un ottimo albergo, il Rang Mahal, con piscina in cui ci siamo tuffati appena arrivati. Fa ancora molto caldo da queste parti. Lamps
Per contribuire al progetto di 7milamiglialontano donare su:
http://www.7milamiglialontano.com/muro-solidale/
Oppure su:
http://www.jyothinilaya.org/sostegno-a-distanza
Bikaner- Jaisalmer : 335 km
Nessun commento:
Posta un commento