Giorno # 30 : Agra 0 km - Km totali : 9370
Poco prima delle sei, per evitare la ressa e il caldo siamo usciti dall'albergo per la visita al Taj Mahal. Puntuale c'era ad aspettarci Calù che con il suo Tuc Tuc ci ha portato all'entrata del mausoleo. Calù ha sentenziato che per guidare nel traffico in India sono necessarie 3 cose : Good brakes, Good Horn e Good luck (Buoni freni, buon clacson e buona fortuna). Definizione esatta quando ci si trova nel mezzo di questo caos. Poca gente a quell'ora, mentre invece una cappa di caldo umido e un cielo grigio non hanno favorito la vista del mausoleo che si trova alla fine di un giardino con aiuole di fiori, canali d'acqua che riflettono l'immagine del Taj. Il mausoleo è rivestito di marmo bianco, mentre altri edifici sono in arenaria rossa. Una ragione della straordinarietà dell'opera è la perfetta geometria delle sue forme. È da sempre considerata una delle più notevoli bellezze dell'architettura musulmana in India ed è tra i patrimoni dell'Umanitá dell'Unesco dal 1983.
Fu fatto costruire nel 1632 dall'imperatore moghul Shah Johan in memoria della moglie preferita Banu Bagum , che morì dando alla luce il quattordicesimo figlio. All'interno solo le tombe del re e della regina. Sicuramente il complesso Taj Mahal è molto bello e colpisce per la sua bellezza e perfezione architettonica, però a noi la definizione di una delle 7 meraviglie del mondo ci è sembrata un po' eccessiva.
Dopo una pausa in albergo per una salutare doccia, siamo andati a visitare il Forte rosso di Agra anche questo patrimonio mondiale dell'Umanità. La fortezza deve il suo nome al materiale utilizzato per la costruzione: l'arenaria rossa. Venne usato come palazzo dei re Moghul quando Agra era la capitale. Il complesso è molto grande. Se ne può visitare solo il 25%, mentre la rimanente parte è occupata dall'esercito indiano. Dopo aver fatto un po' di shopping col Tuc Tuc di Calù affrontando la baraonda del traffico cittadino, pomeriggio di relax dedicato alla manutenzione delle moto e a noi stessi. Io e Claudio abbiamo approfittato della SPA dell'albergo per un salutare massaggio. Ne avevamo bisogno dopo un mese di moto e migliaia di km in sella. Inoltre non è mancato un bucato generale presso la lavanderia dell'albergo. Era decisamente necessario.
Per cena siamo andati al ristorante dell'Oberoi Hotel, che è uno dei migliori di Agra. Nell'albergo non c'era molta gente, forse per il prezzo: 600 Euro a notte. Il ristorante in un ambiente molto suggestivo non ci ha deluso, anche se il prezzo era adeguato all'ambiente. Cucina indiana, che io personalmente trovo sempre un po' troppo speziata. Domani lasceremo Agra e ci dirigeremo verso Est a Jaipur distante 250 km , nel cuore del Rajasthan. Lamps
PS: le notizie aggiornate sul viaggio dei team di 7milamiglialontano su :
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Sito web
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Il Taj Mahal
La moschea
Le allegre giardiniere
Scuole solo femminili
Scoiattoli al forte
Poco prima delle sei, per evitare la ressa e il caldo siamo usciti dall'albergo per la visita al Taj Mahal. Puntuale c'era ad aspettarci Calù che con il suo Tuc Tuc ci ha portato all'entrata del mausoleo. Calù ha sentenziato che per guidare nel traffico in India sono necessarie 3 cose : Good brakes, Good Horn e Good luck (Buoni freni, buon clacson e buona fortuna). Definizione esatta quando ci si trova nel mezzo di questo caos. Poca gente a quell'ora, mentre invece una cappa di caldo umido e un cielo grigio non hanno favorito la vista del mausoleo che si trova alla fine di un giardino con aiuole di fiori, canali d'acqua che riflettono l'immagine del Taj. Il mausoleo è rivestito di marmo bianco, mentre altri edifici sono in arenaria rossa. Una ragione della straordinarietà dell'opera è la perfetta geometria delle sue forme. È da sempre considerata una delle più notevoli bellezze dell'architettura musulmana in India ed è tra i patrimoni dell'Umanitá dell'Unesco dal 1983.
Fu fatto costruire nel 1632 dall'imperatore moghul Shah Johan in memoria della moglie preferita Banu Bagum , che morì dando alla luce il quattordicesimo figlio. All'interno solo le tombe del re e della regina. Sicuramente il complesso Taj Mahal è molto bello e colpisce per la sua bellezza e perfezione architettonica, però a noi la definizione di una delle 7 meraviglie del mondo ci è sembrata un po' eccessiva.
Dopo una pausa in albergo per una salutare doccia, siamo andati a visitare il Forte rosso di Agra anche questo patrimonio mondiale dell'Umanità. La fortezza deve il suo nome al materiale utilizzato per la costruzione: l'arenaria rossa. Venne usato come palazzo dei re Moghul quando Agra era la capitale. Il complesso è molto grande. Se ne può visitare solo il 25%, mentre la rimanente parte è occupata dall'esercito indiano. Dopo aver fatto un po' di shopping col Tuc Tuc di Calù affrontando la baraonda del traffico cittadino, pomeriggio di relax dedicato alla manutenzione delle moto e a noi stessi. Io e Claudio abbiamo approfittato della SPA dell'albergo per un salutare massaggio. Ne avevamo bisogno dopo un mese di moto e migliaia di km in sella. Inoltre non è mancato un bucato generale presso la lavanderia dell'albergo. Era decisamente necessario.
Per cena siamo andati al ristorante dell'Oberoi Hotel, che è uno dei migliori di Agra. Nell'albergo non c'era molta gente, forse per il prezzo: 600 Euro a notte. Il ristorante in un ambiente molto suggestivo non ci ha deluso, anche se il prezzo era adeguato all'ambiente. Cucina indiana, che io personalmente trovo sempre un po' troppo speziata. Domani lasceremo Agra e ci dirigeremo verso Est a Jaipur distante 250 km , nel cuore del Rajasthan. Lamps
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I Giardini : geometrie perfette
Cupole di Marmo
Bufali lungo il fiume
Il forte rosso di Agra
2,5 km di perimetro
Cortile del forte
Interno del forte
Scimmie sempre all'erta
Cantando Bella ciao sul Tuc Tuc
Marco guida il Tuc Tuc
Good Brakes, Good Horn e Good luck
Lo staff dell'hotel Gateway con 7MML
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