Giorno # 36: Jaisalmer - Jodhpur 286 km - Km totali : 10.596
Oggi tappa breve. Siamo partiti con calma dal Rang Mahal di Jaisalmer. Dopo aver ripercorso per circa 100 km la stessa strada ci siamo diretti a Sud lungo strade belle e poco trafficate. Molti insediamenti militari da queste parti. Il Pakistan é molto vicino e nel 1967 proprio qui ci fu la guerra. Sulle strade non si vede polizia. Ogni tanto un posto di blocco presidiato, dove non ci fermano mai e ci salutano al nostro passaggio. Anche sulle statali ci sono spesso dei caselli a pagamento. Però in tutti, all'estrema sinistra della barriera, c'è uno stretto passaggio per le moto che transitano senza pagare. Non sarebbe male averlo anche in Italia, dove invece le moto pagano come le auto.
In poco più di 4 ore siamo arrivati a Jodhpur, che conta quasi un milione di abitanti.
L'impatto col traffico cittadino è come al solito devastante. Dalla tranquillità delle strade fuori città, in pochi chilometri si é catapultati nel caos rovente delle città indiane. Nervi saldi, pazienza, decisione nella guida e con l'aiuto dei preziosi GPS siamo arrivati in albergo. Prenotiamo sempre l'albergo la sera prima su Booking.com, in modo di saper dove andare quando si arriva, senza vagare in questo caos.
Jodhpur è la seconda città del Rajasthan e già capitale della regione storica del Marwar. È un'importante meta turistica per l'abbondanza di templi e palazzi di interesse storico e artistico, oltre che per l'imponente e maestoso forte di Mehrangarh, che da sei secoli domina la città da un massiccio di 130 metri. Soprannominata anche Sun city per la costante presenza del sole e di tempo sereno (siamo nell'area del Deserto di Thar), ma anche Blue city per il gran numero di abitazioni dipinte con tinta blu. La fortezza costruita nel 1500 è decisamente imponente e con le sue mura e torri cilindriche pare essere una cosa sola con la rupe sulla quale si innalza e alla quale si accede percorrendo una salita tortuosa oltrepassando sette porte fortificate.
Con una comoda audio guida abbiamo visitato il forte all'interno del quale vi sono i palazzi utilizzati dal maharajah e dalla sua corte tra cui il palazzo degli sguardi che
deriva il suo nome dalle splendide finestre a grata, le Jalis, e i suoi balconcini, jarokha, attraverso i quali le signore potevano osservare non viste il mondo circostante dallo Zenana, il complesso di edifici finemente decorati e riservati alle dame e il Palazzo della Perla, la sala del trono. Di tutte le fortezze palazzo che abbiamo visto finora, queste è una delle più belle. Siamo poi scesi nella città vecchia detta città blu, per la tipica colorazione azzurra delle sue case. Inizialmente il colore indicava le residenze dei brahmani, perchè molti secoli fa, secondo la tradizione, alcuni di loro dipinsero le loro case di questo colore dopo aver scoperto che teneva lontane le zanzare e poi l'usanza si diffuse. Breve visita al Sadar Bazar nei pressi della Torre dell'orologio, che però non ci ha impressionato. Molto caotico e disordinato. Cena tranquilla in albergo. Ho assaggiato una pasta alla palermitana. Accettabile, anche se il sapore piccante non manca mai. Domani altra tappa breve. Andremo a Udaipur, chiamata la Venezia d'Oriente per i suoi numerosi laghi. Lamps
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