Un concerto di muezzin dai numerosi minareti ci ha svegliato all'alba facilitando la partenza mattiniera.
L'uscita da Nouakchott è stata un'esperienza da non dimenticare. Ogni tipo di mezzo di locomozione, enormi Suv, vecchi camion Mercedes pieni di operai, macchine sgangherate uscite dai nostri sfasciacarrozze, asini con carretti, biciclette e vecchi motorini, si danno appuntamento sulle poche strade della città, dove in una nuvola di polvere e smog, vige la legge del più forte. Con un po' di buona fortuna ed esperienza siamo usciti indenni è ripreso velocemente la strada verso il Senegal, interrotta dai continui controlli di polizia, ben 12 in 200 km, passati velocemente usando le solite fiches.
Con ottima scelta, abbiamo evitato il famoso posto di frontiera di Rosso, che sembra essere un inferno, ma ci siamo diretti alla frontiera secondaria di Djama, poco frequentata in quanto per raggiungerla su devono percorrere 50 km di pista con fondo impossibile per le auto normali.
La frontiera chiudeva a mezzogiorno per cui essendo un pó in ritardo, abbiamo dovuto percorrere gli ultimi chilometri di pista velocemente, ammirando solo in parte il
Diawling National park, dove passava la pista. Non sono comunque mancati numerosi avvistamenti di vari tipi di uccelli e anche di un gruppo di facoceri.
Giunti in frontiera abbiamo incontrato il factotum suggerito dalla nostra guida Idoumou, il quale ci ha aiutato nelle non semplici pratiche delle due frontiere, pagando la tasse ufficiali e non ufficiali. In un'ora e mezza siamo riusciti a ripartire e dopo aver attraversato il fiume Senegal in poco tempo siamo arrivati a Saint Louis e abbiamo preso alloggio allo storico hotel Posta.
Vista la temperatura, ne abbiamo approfittato per un bagno in piscina, seguito da un buona birra, finalmente disponibile a prezzi ragionevoli.
In serata giro in calesse in città, dove abbiamo visitato il mercato del pesce e i quartieri limitrofi e abbiamo avuto la possibilità di vedere uno scorcio vero di vita africana.
Impressionante quanto sono vivi e brulicanti di vita questi quartieri, con condizioni di vita molto dure. In compenso la gente è allegra e molto socievole, anche se un po' insistenti nel volerti vendere di tutto.
Ottima cena a base di pesce sulla riva del fiume Senegal.
Domani ultima tappa. Da Saint Louis raggiungeremo Dakar percorrendo la famosa spiaggia del Lac Rose, punto di arrivo della Parigi Dakar
Lamps.
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