Anche in Mauritania i controlli di polizia sono numerosi, ma anche qui la preziosa "fiche d'état civil" precompilata ha reso tutto più veloce.
Ci siamo quindi inoltrati per una piana desertica per 267 km, senza nessun segno di vita, se non qualche raro dromedario.
Fondo molto compatto, l'assenza di ostacoli hanno consentito medie molto elevate.
Spuntino sotto un sole a picco, impossibile trovare dell'ombra.
Comunque pane tonno, sardine e formaggini, ci sono sembrati squisiti. Nel pomeriggio il percorso si è fatto più accidentato con un tratto molto sabbioso e tecnico, superato senza particolari problemi anche merito del continuo esercizio di questi giorni.
Il piano prevedeva di organizzare un campo tra le dune, ma nel posto prescelto c'era troppo vento, per cui abbiamo proseguito fino a Nouaghmar, dopo aver costeggiato a lungo il mare.
È un piccolo villaggio di pescatori che si trova all'interno del parco Banc d'Arguin, dove sembra vengano a svernare un gran numero di uccelli. Il posto, decisamente desolato, aveva ben 2 campi da calcio su terra, affollati da numerosi ragazzi che giocavano anche piedi nudi.
Alla periferia del paese in riva al mare c'erano delle tende a disposizione dei visitatori del parco e ci siamo accampati in una di queste, che alcune donne locali hanno attrezzato velocemente con stuoie e materassi. Soluzione un po' spartana ma confortevole.
La guida Idoumou e il suo aiutante hanno quindi approntato la cena con spiedini di pesce e carne alla brace e verdure varie. Abbiamo gustato il tutto con piacere, sperando nella benevolenza di Montezuma.
Un incredibile cielo stellato ha chiuso una giornata impegnativa, ma molto bella.
Domani continueremo verso Sud e il nostro piano prevede di raggiungere Nouakchott, capitale della Mauritania percorrendo un lungo tratto di spiaggia .
Fino ad oggi abbiamo percorso 4300 km. Dakar è sempre più vicina
Lamps
Resti del progresso nel deserto
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