Fabrizio si è presentato puntuale all’agriturismo la Castellana, accompagnato dalla moglie che ci ha portato per colazione una torta appena sfornata. Molto gentili entrambi. Abbiamo lasciato a malincuore l’ospitale agriturismo e anziché risalire gli oltre 300 metri per riprendere la via , abbiamo deciso di percorrere la variante del bosco dei frati, segnalata dalla guida. Dopo alcuni chilometri di asfalto, abbiamo percorso delle strade sterrate attraverso una campagna avvolta dalla nebbia, che ricordava tanto la pianura Padana. Raggiunto il bosco dei frati, abbiamo visitato il complesso monastico francescano del convento di San Bonaventura. Il monastero in ottimo stato era aperto e un gentile custode ci ha indicato le cose da vedere , tra cui un prezioso crocefisso ligneo attribuito a Donatello. Poco dopo siamo arrivati a San Piero a Sieve, il centro più importante della zona , dove in una salumeria ben fornita, abbiamo gustato degli ottimi panini con la finocchiona, il salame toscano con il finocchio. In paese abbiamo quindi ripreso il percorso ufficiale dalla via degli Dei.
Ma la parte più faticosa della tappa doveva ancora venire, infatti il percorso ha iniziato a salire tra le colline de Mugello, regalandoci dei bellissimi scorci, ma facendoci sudare parecchio, fino agli 800 m del monte Senario dove si trova un santuario, tra i più importanti della Toscana, eretto nel 1200 dai fondatori dell’ordine dei Servi di Maria. A poca distanza dal santuario abbiamo raggiunto il paese di Bivigliano, fine tappa odierno, dopo 34 km e oltre 1000 metri di salita. Cena in una trattoria del paese con un’ottima ribollita e una fiorentina dil 1,5 kg che ci siamo divisi in tre, meritato premio delle fatiche del giorno. Domani ultima tappa. Arriveremo a Firenze dopo circa 23 chilometri e da lì torneremo a casa.
La campagna del Mugello
Si preparano le “fiorentine”
Nebbie toscane
Tra le colline del Mugello
Convento di San Bonaventura: il crocefisso di Donatello
Oggi un panino con la finocchiona
Pausa verso il monte Senario
La salita non finisce mai
Il santuario di monte Senario
Una meritata fiorentina
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