Partenza di buon'ora da Pindaya per la tappa di trasferimento a Mandalay, seconda città Birmana. Durante la notte ancora pioggia, ma un tempo variabile e sole ci ha accompagnato per tutto il viaggio. La strada è salita fino a raggiungere i 1300 m di Kalaw dove ci siamo fermati a visitare il mercato con grande varietà di frutta e verdura. Lungo strada abbastanza tortuosa abbiamo attraversato delle colline con lussureggiante vegetazione tropicale, piantagioni di banane e piante di teak punteggiate da piccoli villaggi con abitazioni di paglia spesso senza corrente elettrica dove comunque abbiamo intravisto lo svolgersi di una vita serena anche se decisamente in condizioni difficili . Raggiunta la pianura il panorama è cambiato e abbiamo attraversato vasti campi di riso e mais intervallati da coltivazioni di peperoncini e zenzero. Numerosi bufali e mucche nei campi. La terra da queste parti deve essere molto fertile che unita alla disponibilità d'acqua e al clima permette di coltivare quasi tutto . Accanto alla strada c'era un fiume limaccioso dove comunque c'era vita: ragazze che si lavavano i capelli , donne che facevano il bucato e bufali che si rinfrescavano. Sosta pranzo lungo la strada con menù a base di riso cantonese e polpettine di pollo. Traffico in genere scarso anche se spesso abbiamo avuto delle difficoltà a superare grossi camion. Poche auto ma molti motorini, guidati da persone di tutte le età .
Sui motorini viaggiano anche 3 o 4 persone e riescono a caricare di tutto. Qualcuno usa il casco, che però spesso non è allacciato o ha forme molto improbabili. Lungo la strada in prossimità di Mandalay ci siamo fermati al monastero del serpente, luogo sacro. Qui è custodito, accudito e venerato un enorme pitone che si dice abbia 120 anni. Il pitone è lungo 6 metri e il corpo ha un diametro di 30 centimetri. Di solito dorme, ma si risveglia all’incirca ogni due settimane, quando gli inservienti del monastero gli portano un paio di polli che costituiscono il suo pasto. Il serpentone ci mette l’intera giornata a inghiottirli, dopodiché riprende il suo stato di catalessi. I fedeli pregano e mettono i soldi delle loro offerte vicino al pitone.
Attorno alla statua di Buddha vi erano altri 2 pitoni più piccoli .
All'interno del monastero alcune centinaia di Buddha tutti con un serpente. Anche oggi non ci siamo fatti mancare una buona dose di statue del Buddha.
Siamo quindi arrivati a Mandalay. In prossimità della città il traffico è decisamente diventato più caotico, con una miriade di motorini che sfrecciavano da tutte le parti, mantenendo però una certa disciplina, migliore di quella a cui siamo abituati in Italia. Il nostro albergo è il Sedona, simile a quello di Jangon. Molto grande e confortevole, con una grande piscina dove ci siamo subito immersi . Cena in un ristorante nelle vicinanze con un menù simile si precedenti, ma di miglior qualità. Domani giornata dedicata a Mandalay e dintorni.
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