Sveglia sotto la pioggia a Yangon che però è cessata quasi subito . Abbiamo raggiunto l'aeroporto in mezzo al caotico traffico di questa città, dove, pur guidando sulla corsia di destra come in Europa, quasi tutte le auto hanno la guida a destra come in Inghilterra. Sembra che questa abitudine sia retaggio del passato quando si guidava a sinistra. Difficile da capire. Dopo un'ora di volo su un piccolo aereo a turboelica siamo arrivati a Heho e da lì abbiamo raggiunto il nostro albergo sulle riva del lago Inle.
Oggi la temperatura è decisamente più gradevole , senza l'umidità di Yangon. Ci siamo anche alzati di quota . Ora siamo a 900 m.
Siamo quindi saliti su tre tipiche lance motorizzate e abbiamo fatto un escursione sul lago fino a sera.
L'intero lago è abitato. Le persone vivono nelle case costruite sulle palafitte, circondate da giardini galleggianti. Gli abitanti si chiamano "Intha" che tradotto significa bambini del lago. Una delle cose tipiche del lago sono i pescatori che remano con le gambe per poter avere le mani libere. Questa tecnica viene usata solo qui.
Il lago di Inle è il più grande dell'alta Birmania e si trova a un'altezza di 900 m, è lungo 22 km, largo 10 km, con una profondità massima di 3 m.
Dopo il pranzo in un ristorante su palafitta abbiamo visitato il villaggio costruito tutto su palafitte con case molto modeste, ma dove vi sono numerosi laboratori dove su telai di legno tutti manuali vengono prodotti tessuti utilizzando il loto e la seta . Le signore non si sono perse l'occasione per fare acquisti a prezzi molto convenienti e anche Marco si è comperato un lungyi, tipica gonna Birmana per uomini che più tardi ha sfoggiato con soddisfazione .
Serata tranquilla al Pristine lotus resort, dove le camere, molto confortevoli , sono su bungalow in riva al lago .
Non ci siamo fatti mancare anche un massaggio rilassante .
Domani rimarremo in zona e continueremo la nostra visita nei dintorni del lago Inle
Il nostro albergo : Pristine lotus Resort
Lance motorizzate sul lago
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