18 Novembre 2019 - Oryx Camp
Colazione abbondante al Plaza hotel di Sur e tutto il "Granparents Group" è partito arzillo per un altro giorno di scoperta dell’ Oman, che ci sta regalando un piacevole viaggio. La compagnia è sempre più affiatata e Luciana, la nostra guida italiana, che da molti anni frequenta l’Oman, si prodiga in spiegazioni su usi e costumi di questo paese. Abbiamo iniziato la nostra giornata con la salita alla torre di osservazione Al-Ayjah, da cui abbiamo potuto godere di una bella vista della città e della baia dove c’erano ancorate alcuni dhown, le tipiche imbarcazioni omanite. Siamo in prossimità dell’anniversario dell’insediamento del Sultano Qaboos e bandiere tricolori sventolano su tutti i palazzi, mentre il volto del Sultano sorride da grandi manifesti appesi un po’ ovunque. Ci siamo poi diretti al Wadi Bani Khalid percorrendo una strada costeggiata da alti parete rocciose con placche verticali frutto degli importanti movimenti tettonici della zona. Nel Wadi una vegetazione lussureggiante di palme di datteri mentre dopo una camminata di 10 minuti siamo arrivati ad una serie di piscine naturali situate lungo il corso del fiume. Le donne si sono dovute adeguare ad alcune regole per fare il bagno: niente bikini e costume a pantaloncino. Le nostre donne si sono arrangiate come potevano, alcune indossando dei pantaloni, altre il costume del marito sopra il loro. Dopo aver risalito il corso del torrente, i più temerari si sono immersi nell’acqua e hanno nuotato fino a valle tra stretti passaggi tra le rocce, piccole cascate e pozze d’acqua limpidissima. Esperienza molto bella. Per pranzo siamo stati ospiti di una famiglia nelle vicinanze dove, seduti per terra in una salone arredato con gusto tipicamente arabo, abbiamo mangiato riso, verdura e pollo Masala. Piatti semplici e gustosi. Una graziosa bambina ci ha poi offerto dei dolcissimi datteri. Ancora un po’ di auto e abbandonata la strada asfaltata ci siamo addentrati in una pista sterrata e abbiamo raggiunto l’Oryx Camp, situato tra alte dune di sabbia. Risaliti sulle nostre Toyota abbiamo fatto un’escursione tra le dune del deserto dove i nostri autisti si sono scatenati in evoluzioni come fossero alla Parigi Dakar, mentre il sole tramontava all’orizzonte. A piedi nudi siamo saliti su alcune dune da cui siamo scesi correndo. Ottima ginnastica defatigante. Rientrati al campo quasi al buio abbiamo cenato con un ricco buffet. Nel campo molti altri italiani. Alloggi in casette in muratura ben attrezzate. Le nenie della musica araba suonata da un gruppo di musicisti locali ci ha accompagnato nel sonno che non è tardato a venire.
Colazione abbondante al Plaza hotel di Sur e tutto il "Granparents Group" è partito arzillo per un altro giorno di scoperta dell’ Oman, che ci sta regalando un piacevole viaggio. La compagnia è sempre più affiatata e Luciana, la nostra guida italiana, che da molti anni frequenta l’Oman, si prodiga in spiegazioni su usi e costumi di questo paese. Abbiamo iniziato la nostra giornata con la salita alla torre di osservazione Al-Ayjah, da cui abbiamo potuto godere di una bella vista della città e della baia dove c’erano ancorate alcuni dhown, le tipiche imbarcazioni omanite. Siamo in prossimità dell’anniversario dell’insediamento del Sultano Qaboos e bandiere tricolori sventolano su tutti i palazzi, mentre il volto del Sultano sorride da grandi manifesti appesi un po’ ovunque. Ci siamo poi diretti al Wadi Bani Khalid percorrendo una strada costeggiata da alti parete rocciose con placche verticali frutto degli importanti movimenti tettonici della zona. Nel Wadi una vegetazione lussureggiante di palme di datteri mentre dopo una camminata di 10 minuti siamo arrivati ad una serie di piscine naturali situate lungo il corso del fiume. Le donne si sono dovute adeguare ad alcune regole per fare il bagno: niente bikini e costume a pantaloncino. Le nostre donne si sono arrangiate come potevano, alcune indossando dei pantaloni, altre il costume del marito sopra il loro. Dopo aver risalito il corso del torrente, i più temerari si sono immersi nell’acqua e hanno nuotato fino a valle tra stretti passaggi tra le rocce, piccole cascate e pozze d’acqua limpidissima. Esperienza molto bella. Per pranzo siamo stati ospiti di una famiglia nelle vicinanze dove, seduti per terra in una salone arredato con gusto tipicamente arabo, abbiamo mangiato riso, verdura e pollo Masala. Piatti semplici e gustosi. Una graziosa bambina ci ha poi offerto dei dolcissimi datteri. Ancora un po’ di auto e abbandonata la strada asfaltata ci siamo addentrati in una pista sterrata e abbiamo raggiunto l’Oryx Camp, situato tra alte dune di sabbia. Risaliti sulle nostre Toyota abbiamo fatto un’escursione tra le dune del deserto dove i nostri autisti si sono scatenati in evoluzioni come fossero alla Parigi Dakar, mentre il sole tramontava all’orizzonte. A piedi nudi siamo saliti su alcune dune da cui siamo scesi correndo. Ottima ginnastica defatigante. Rientrati al campo quasi al buio abbiamo cenato con un ricco buffet. Nel campo molti altri italiani. Alloggi in casette in muratura ben attrezzate. Le nenie della musica araba suonata da un gruppo di musicisti locali ci ha accompagnato nel sonno che non è tardato a venire.
La Baia di Sur
Un Dhow
Il Sultano ci osserva
Dove siamo?
L’oasi di Bani Khalid
Lo Wadi ci aspetta per il bagno
I Grandparents in acqua
Le regole per fare il bagno
Le donne si divertono
Acqua limpidissima
Riflessi
I nostri drivers
Oggi mangiamo così
Lo vuoi un dattero ?
In attesa del tramonto
Qui comincia il vero deserto
Corse sulle dune
Evoluzioni
I Grandparents si sono divertiti
Ninnananna araba
Tramonto sul deserto
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