17 Novembre 2019 - Sur
Una completa notte di riposo ci ha fatto recuperare la stanchezza dei primi due giorni. Abbiamo proseguito il viaggio a bordo di quattro confortevoli Suv Toyota, guidati da autisti nel caratteristico abito e copricapo omanita. Lasciata Mascate con un traffico abbastanza intenso, ci siamo diretti verso Sud lungo la strada costiera . Appena fuori città il paesaggio si è fatto subito desertico con una catena di brulle montagne color marrone rossastro a ridosso del mare, interrotte ogni tanto da profondi wadi senz’acqua. Bella strada a 4 corsie con traffico molto scarso . Molti radar lungo la strada, inutili per noi in quanto i nostri autisti hanno sempre rispettato i limiti di velocità. Dopo circa 60 km, sosta al cratere di Bamah, uno spettacolare cratere di calcare sommerso, dove abbiamo fatto il bagno come in una grande piscina naturale. Le signore hanno dovuto attenersi ad un po’ di precauzioni usando dei parei durante il tragitto verso la piscina. Quasi tutti hanno fatto il bagno. Proseguendo verso sud ci siamo fermati a Fins per una passeggiata lungo una spiaggia, dove abbiamo trovato alcune madrepore. Dopo il pranzo, consumato in un piccolo ristorante con cucina indiana, siamo entrati nel Wadi Shab, dove un ingegnoso sistema di canalizzazione dell’acqua permette una rigogliosa coltivazione di piante di banano e datteri. Nel tardo pomeriggio siamo giunti a Sur, città di pescatori . Interessante la visita ad una fabbrica di dhown, tradizionali imbarcazioni usate dai pescatori e oggi anche per turismo. Ancora molto lavoro manuale dei maestri d’ascia per la costruzione di queste imbarcazioni. Dopo cena ci siamo spostati sul mare al Ras Al Jinz Turtle Reserve, dove accompagnati da una guida, dopo una camminata nel buio, abbiamo raggiunto la spiaggia e abbiamo osservato 3 grandi tartarughe verdi intente nelle complesse operazioni di deposizione delle uova in grandi buche da loro scavate. Dopo avere deposto con grande fatica più di 100 uova, ricoprono la buca e ritornano nel mare. Molti turisti in visita , però gestiti bene dal personale del parco che cerca di disturbare il meno possibile le tartarughe. È stato uno spettacolo emozionante per tutti. Speriamo che l’uomo non riesca a distruggere anche questo. Domani lasceremo la costa è ci sposteremo nel deserto verso ovest. Giornata abbastanza faticose, ma il "Grand Parents group" reagisce molto bene.
Una completa notte di riposo ci ha fatto recuperare la stanchezza dei primi due giorni. Abbiamo proseguito il viaggio a bordo di quattro confortevoli Suv Toyota, guidati da autisti nel caratteristico abito e copricapo omanita. Lasciata Mascate con un traffico abbastanza intenso, ci siamo diretti verso Sud lungo la strada costiera . Appena fuori città il paesaggio si è fatto subito desertico con una catena di brulle montagne color marrone rossastro a ridosso del mare, interrotte ogni tanto da profondi wadi senz’acqua. Bella strada a 4 corsie con traffico molto scarso . Molti radar lungo la strada, inutili per noi in quanto i nostri autisti hanno sempre rispettato i limiti di velocità. Dopo circa 60 km, sosta al cratere di Bamah, uno spettacolare cratere di calcare sommerso, dove abbiamo fatto il bagno come in una grande piscina naturale. Le signore hanno dovuto attenersi ad un po’ di precauzioni usando dei parei durante il tragitto verso la piscina. Quasi tutti hanno fatto il bagno. Proseguendo verso sud ci siamo fermati a Fins per una passeggiata lungo una spiaggia, dove abbiamo trovato alcune madrepore. Dopo il pranzo, consumato in un piccolo ristorante con cucina indiana, siamo entrati nel Wadi Shab, dove un ingegnoso sistema di canalizzazione dell’acqua permette una rigogliosa coltivazione di piante di banano e datteri. Nel tardo pomeriggio siamo giunti a Sur, città di pescatori . Interessante la visita ad una fabbrica di dhown, tradizionali imbarcazioni usate dai pescatori e oggi anche per turismo. Ancora molto lavoro manuale dei maestri d’ascia per la costruzione di queste imbarcazioni. Dopo cena ci siamo spostati sul mare al Ras Al Jinz Turtle Reserve, dove accompagnati da una guida, dopo una camminata nel buio, abbiamo raggiunto la spiaggia e abbiamo osservato 3 grandi tartarughe verdi intente nelle complesse operazioni di deposizione delle uova in grandi buche da loro scavate. Dopo avere deposto con grande fatica più di 100 uova, ricoprono la buca e ritornano nel mare. Molti turisti in visita , però gestiti bene dal personale del parco che cerca di disturbare il meno possibile le tartarughe. È stato uno spettacolo emozionante per tutti. Speriamo che l’uomo non riesca a distruggere anche questo. Domani lasceremo la costa è ci sposteremo nel deserto verso ovest. Giornata abbastanza faticose, ma il "Grand Parents group" reagisce molto bene.
Sur , Oceano indiano
Il cratere di Bamah
I cugini si rinfrescano
The Grandparents group
Wadi
Poco da pascolare
Wadi Shab
Ingegnose canalizzazioni
Riflessi
Sulle spiagge dell’oceano indiano
Il ponte di Brooklyn in Oman
Un Dhown in costruzione
Aperitivo a base di tè
Una tartaruga verde prepara la buca per deporre le uova
Uova di tartaruga
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