Alle 9.00 eravamo tutti alla stazione di Pisogne ad aspettare Domenico che è arrivato col trenino della valle con puntualità Svizzera. Giornata calda che ci ha fatto sudare non poco. Lasciata Pisogne passando per Santa Maria della neve, dove ci sono affreschi del Romanino, ma la chiesa era chiusa , abbiamo percorso per un po’ la ciclabile della val Camonica atttaversando zone abitate e insediamenti industriali sempre su asfalto. Percorso non interessante . Superati Piancamuno , Artogne e Gianico, paesi sempre visti da lontano per anni e mai visitati , il percorso è salito a mezza costa ed è diventato più piacevole. Siamo passati dal ristorante le Frise e poi dall’agriturismo la “ Lumaghera “, dove il proprietario, nonostante la chiusura ci ha aperto e ci ha offerto i mirtilli da lui prodotti. Molto gentile. Attraversato il fiume Oglio a Montecchio passando sul caratteristico ponte Vecchio, siamo arrivati alle terme di Boario desolatamente chiuse. Ad Erbanno, quando ormai disperavamo di poter mangiare qualcosa, nell’unico bar una gentile ragazza dal nome Taila, dea greca, ci ha servito dei tranci di pizza innaffiata da buona birra. Ne avevamo bisogno visto il caldo insistente. Dopo Erbanno il percorso si è fatto molto più suggestivo anche se più faticoso. Infatti una ripida salita col fondo selciato ci ha portato rapidamente in quota, passando davanti ad una cappella con una Madonna nera e poi ancora in salita graduale ma costante abbiamo attraversato dei vigneti a mezza costa fino a raggiungere il santuario dell’Annunciata di Piancogno complesso monastico del XV secolo, ricco di testimonianze artistiche e famoso in tutto il mondo per aver ospitato il Beato Innocenzo da Berzo. Ultimo tratto in salita fino a Ossimo e poi discesa fino a Malegno attraverso il bosco del Cerreto . Per fortuna il cielo si è rannuvolato un po’, così il caldo ci ha dato tregua. Salita finale a Breno, all’hotel Giardino, dove siamo arrivati ben stanchi dopo 37 km e 1150 m. di salite. Cena abbondante con piatti della valle inaffiati dal Cammunorum, ottimo vino della valle. Anche oggi i camminatori hanno retto bene, anche se c’è stata qualche discussione sulle distanze previste e quelle effettivamente percorse, inesorabilmente misurate dai GPS. Domani raggiungeremo Malonno. Ci aspettano oltre 30 km e molta salita.
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