Prima giorno di scialpinismo tra le montagne Kirghize. Notte tranquilla, anche se la stufetta nella Jurta a poco a poco si è spenta e verso mattina eravamo tutti ben immersi nei nostri sacchi a pelo per il fresco. Ma verso le 5.30 un incaricato ha riacceso la stufetta e quando ci siamo svegliati la temperatura era buona. Fuori un bel freddo :-15 gradi e qualche problema per chi suo malgrado ha dovuto andare in bagno durante la notte, anche se ha potuto ammirare una splendida stellata. I bagni sono ubicati in un angolo del campo e sono molto elementari . Evito dettagli.
Dopo la colazione guidato da Arthur ci siamo avviati per la nostra prima gita e dopo circa 3 ore abbiamo raggiunto una cima senza nome a 3200 m attraverso un tratto boscoso e poi in terreno aperto . La cima è stata battezzata cima Gianni , in quanto ieri era il suo compleanno. Neve in condizioni ottimali . Durante la salita la nostra guida Marco ha fatto una verifica della stabilità del manto nevoso spiegandoci con competenza le diverse dinamiche della formazione dei strati nevosi. Discesa su pendii abbastanza sostenuti, anche se la neve si è rivelata più pesante del previsto e non facile da sciare con curve strette ma da affrontare con larghe curve in conduzione . Rimessi le pelli siamo risaliti per circa 300 m su una seconda cima raggiungendo quota 3350. Discesa divertente su un versante nord con belle pendenze e poi tratto finale lungo l'alveo di un torrente ben innevato fino al nostro campo dove ci hanno fatto trovare un ottimo barbecue con spiedini di carne che abbiamo gustato all'aperto vista la temperatura . Sauna meritata dopo le fatiche della giornata. In serata è arrivato un gruppo di 6 svedesi . Cena così così, con una zuppa fredda di verdure poco gradita e del riso Plov con carne . Tutti a nanna accompagnati dalla solita rigida temperatura, -13 gradi ma anche questa sera con una stupenda stellata, ma nelle jurte il tepore non manca.
Verso le montagne Kirghize